Trama:
In questo primo, epico episodio di quella che diverrà una saga: Il terrore attanaglia i cuori degli abitanti del Paese delle acque nere. In luoghi incantati celati alla vista dagli dei stessi, orrende creature e misteriose figure spettrali si uniscono per celebrare un misterioso rituale, in ciò che appare come un segreto patto tra il bene e il male. Guidati dalla lama tre avventurieri sfideranno l'impossibile, ma nulla di ciò che appare corrisponde alla realtà e sarà difficile, infine, giungere a solide conclusioni. Krando, Assam e Dagobar compiranno un incerto destino, facendosi strada e squarciando l'oscurità con la loro immensa forza.
Commento:
Romanzo d'esordio di Riccardo Bianco. L'autore è riuscito a concentrare in poche pagine (si tratta di un romanzo breve) la "classica" battaglia tra il bene e il male, costruendo una trama molto originale. I tre protagonisti sono ben descritti e caratterizzati con precisione, ma quel che più colpisce è l'atmosfera tetra, l'alone cupo di mistero, paura e attesa che aleggia sul paese e che, grazie allo stile di scrittura di Bianco, si trasmette anche al lettore.
La pecca maggiore è sicuramente la brevità del romanzo (circa 50 pagine), che fa si che alcuni aspetti della trama siano solo accennati e non esplicitati, direi quasi lasciati all'intuito del lettore: dal motivo per cui i tre protagonisti si sentano in obbligo di intervenire (sono forse una sorta di cavalieri di ventura?) alle strane armi magiche che hanno (qual è la loro origine? Come le hanno avute?), ad altro ancora... probabilmente, approfondendo quanto c'è di solo accennato, ne sarebbe nato un vero e proprio romanzo molto più completo, ma ciò non toglie che anche così sia estremamente avvincente.
C'è anche da aggiungere che, a differenza di molti altri autori, Bianco ha un'ottima conoscenza della lingua italiana, a tutto vantaggio del romanzo che è scorrevolissimo.
Insomma, come opera prima è davvero valida, di certo da leggere!
(Maria Guidi)