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Genere: Erotismo/Amore

Trama:
Può una carezza al Terrace bar di Zurigo, davanti al lago, in una notte di sortilegi con il cielo diventato blu e la città complice, trasformare completamente due persone che si incontrano per caso dopo una fugace conversazione in treno? Può farle impazzire di desiderio, pronte ad addentrarsi negli abissi mai esplorati del loro corpo e della loro più segreta natura? Può una carezza trasportare nell'esplorazione della "sottomissione consapevole" e portare due persone a tenersi per mano di fronte a un abisso che richiama e spaventa? Per Andreas, banchiere di bell'aspetto, amante della musica classica e dell'opera, che canta in un coro ed è sposato a una donna tradizionale e rigidissima, uomo da sempre ligio a regole che non vede l'ora di infrangere, e per Ludovica, italiana libera e spregiudicata, quella carezza sarà il preludio di una passione senza scampo, distruttiva, indispensabile, da profughi. Una passione simbiotica, inarrestabile, un'esplorazione fisica estrema, raccontata magistralmente, in un romanzo che si fa epica dell'intimità, grande cattedrale narrativa che con un linguaggio attualissimo, carnale, doloroso, ma anche preciso e attento, narra, sullo sfondo, una vicenda economica che ha scosso tutta la Svizzera, il crollo della banca UBS, perfetto esempio delle ambizioni troppo grandi, dell'affannosa ricerca di straordinario che tutti ci coinvolge.

Commento:
Ispirato a una storia vera, Lo svizzero di F. Mazzucato è un romanzo forte, che andrebbe letto solo da coloro che sono davvero pronti a rischiare, a mettersi in gioco, a mostrare le proprie emozioni senza vergognarsene.
I moralisti, i perbenisti o coloro che pensano alle apparenze prima di tutto, non dovrebbero invece avvicinarsi ai libri di quest'autrice che mette a nudo l'anima e, sempre fortemente intensa, ci regala stavolta una storia ancora più dura e diretta delle precedenti. Il romanzo racconta la relazione tra due persone che provano una passione travolgente e che, con appuntamenti in stanze d'hotel dove tutto è concesso, ci ricordano che in amore non esistono limiti, a patto che sia la coppia - nella sua interezza - a desiderarlo davvero.
Andreas e Ludovica sono l'icona di un amore che, a prescindere dalla distanza fisica e dagli impegni assunti verso altre persone, fa passare tutto il resto in secondo piano, consumandosi in incontri infuocati dove la voglia di condividere, di possedere, di assaggiarsi ma anche di viversi nelle piccole cose di ogni giorno, è più forte di tutto.
La realtà purtroppo, non consente che brevi incontri fugaci, che lacerano l'anima ad ogni saluto e danno appena la forza di resistere fino alla prossima volta... ma fino a quando ci sarà una prossima volta? Infatti, mentre la donna inizia a desiderare di più e l'uomo, per paura, tende ad allontanarsi, il dolore dilaga da entrambe le parti, arrivando con forza fino al lettore.
Sullo sfondo di tutto, altra protagonista del romanzo e grande amore dell'autrice, la città di Zurigo ritratta con i suoi locali, le strade, il fiume e i cigni, in brevi, bellissime, istantanee.
Intorno alla storia dei due amanti, la quotidianità continua a scorrere sui soliti frenetici binari, passando attraverso lo scandalo per il crollo della banca UBS e le riflessioni di Andreas sul proprio lavoro. Egli, in un periodo di smarrimento, si fermerà a vedere crescere un palazzo e rivolgendo i propri pensieri ad un operaio (arbitrariamente chiamato Brad) e conversando con il capocantiere Ed, regala importanti spunti di riflessione.
Un romanzo particolare e intimo, un'altra grande prova di questa bravissima autrice.
(Maria Guidi)

Della stessa autrice:
Il corpo infranto
Romanza di Zurigo
Lettera d'amore a Bertrand Cantat



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