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Genere: Fantascienza

Trama:
Nel deserto dell'Arizona un uomo vaga senza meta, pronunciando parole prive di senso. Dopo ventiquattr'ore è morto e il suo corpo viene cremato dalle uniche persone che sembrano conoscerlo. All'altro capo del mondo una squadra di archeologi è al lavoro sulle rovine di un villaggio medievale della Dordogna, dove scopre una stanza rimasta sigillata per oltre seicento anni. Ma nel quartier generale della società finanziatrice del progetto gli studiosi faranno una scoperta ancora più sorprendente: il capo della misteriosa multinazionale ha inventato una vera macchina del tempo, che nello spericolato tentativo di ritrovare il professor Johnson, il capo della spedizione precipitato in un tunnel spaziotemporale, li proietterà in uno dei periodi più avventurosi e violenti della storia. Da quel momento i nostri eroi dovranno riuscire a sopravvivere nel bel mezzo della guerra dei Cent'Anni - tra soldataglia e affascinanti castellane, assedi e cruente battaglie - per cercare di tornare sani e salvi nel XXI secolo.

Commento:
Un libro interessante sotto molti punti di vista e che quindi può piacere ad amanti di generi diversi.
Una prima parte, forse un po' lenta, è completamente incentrata sugli scavi archeologici di un monastero, con tantissimi particolari e ricostruzioni meticolose, degne di un vero esperto di archeologia, con qualche apertura sulla vita e le passioni di questo gruppo di studiosi e storici così eterogeneo.
Una seconda parte fantascentifica, quando racconta la costruzione della prima macchina del tempo e di come questa si sposti fra universi paralleli. Decisamente avvincente e cattura l'attenzione del lettore fino a farla ritenere quasi una cosa possibile.
Infine una terza parte che si svolge nel passato, l'avventura di un gruppo di uomini del ventunesimo secolo che si ritrovano a vivere la quotidianità del medioevo. E' evidente il grande lavoro di ricerca da parte dell'autore per raggiungere una buona ricostruzione storica ricca di tanti particolari.
I libro si legge bene, molto scorrevole al punto che sembra di vivere in un film e, forse, l'autore nel momento in cui scriveva già pensava più ad una sceneggiatura (poi realizzata) che ad un romanzo.
(Norberto Loricati)

Dello stesso autore:
L'isola dei pirati
Andromeda



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