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Genere: Giallo

Trama:
"Giandomenico Morelli ho bisogno del suo aiuto!" La voce è maschile e mossa da un tremolio che il tenente di polizia identificò come paura. Chi ha telefonato nel cuore della notte? Come faceva a conoscere il suo numero? Morelli capì subito che questa volta nel tranquillo comune di Abano Terme era successo qualcosa di grosso.
Avvicinandosi alla casa dalla quale era stata fatta la chiamata, Morelli si accorge che gli agenti abbassano la testa, ed entrando in una delle camere dell'abitazione, scopre che una ragazza di nome Manuela Ghirlangi è stata uccisa nelle stesse modalità con le quali era stata uccisa sua moglie Elena un anno prima: un vetrino da laboratorio ricucito all'interno della ferita. Morelli dovrà dare un volto a un killer spietato in un crescendo di colpi di scena fino all'epilogo, dove preda e predatore si scambieranno più volte di ruolo.

Commento:
Un giallo che parte quasi sottotono quello di Boaretto, con una prima parte che si srotola sotto gli occhi del lettore piano piano ed un ritmo piuttosto lento per un giallo.
Questo consente però all'autore di presentare i personaggi un po' per volta, descrivendone caratteri e vite man mano che se ne presenta l'occasione, in base all'evolversi dell'intreccio quindi, e facendo loro assumere contorni ben definiti.
Questa calma che sembra pervadere i primi capitoli svanisce di colpo, però, quando gli omicidi iniziano a diventare troppo numerosi e si scopre una traccia comune a tutte le morti: un vetrino, cucito nel corpo della vittima, recante un'impronta.
Cosa sta davvero accadendo ad Abano, in quello che fino a poco tempo prima era un posto tranquillo? Quali sono i misteriosi segreti che stanno dietro agli omicidi e come mai il tenente si ritrova spesso chiamato in causa?
Le indagini proseguono a ritmo serrato, con Morelli ed il suo fido compagno che indagano nel tentativo di evitare nuove vittime, ma il killer sembra essere sempre un passo avanti agli altri. In una specie di tremendo gioco - un inseguimento in cui in palio ci sono le vite delle persone coinvolte - il tenente cerca di venire a capo dell'intricata storia, che continua a rivelare nuovi inquietanti risvolti e protagonisti sempre diversi da come appaiono. Di chi ci si potrà fidare?
L'impronta dell'assassino è un bel romanzo, avvincente e piacevole nonostante l'inizio un po' lento e qualche refuso; un giallo sicuramente da consigliare a tutti gli appassionati del genere, per la suspense e i continui colpi di scena.
(Maria Guidi)



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