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Genere: Romanzo storico

Trama:
"Il portone sbatté fragorosamente e il cavaliere si accasciò innanzi alla croce. Come sembravano pieni di compassione quegli occhi di legno! Se c'era un dio tra quei nodi di castagno, beh!... era il momento che si facesse vivo! La ferita al fianco non era troppo profonda, i suoi inseguitori non gli lasciavano molto tempo..."
Mentre il giovane monaco e il bambino si allontanano con il loro segreto, l'Abbazia risuona ancora delle preghiere del cavaliere assassinato. Non è un venerdì qualsiasi, il Senatore Claudio lo sa. Strani personaggi si aggirano intorno alla sua domus romana, lo attende una missione... Le bizzarrie di un Cardinale, l'ambizione di un Archeologo, il destino di un Cavaliere: Leonardo Puppo diverte e coinvolge in un intreccio sorprendente e originale, che il lettore divorerà pagina dopo pagina.

Commento:
Un libro divertente che si legge in maniera scorrevole. Il racconto è incentrato su uno scavo che viene interrotto e sul ritrovamento di un cavaliere, che mette in luce le figure dei preti per quello che realmente sono: uomini.
La storia è raccontata in prima persona da Padre Luciani, che espone la vicenda non mancando mai di introdurre bizzarri aneddoti e commenti maliziosi e diretti. Numerosi sono i dialoghi che si susseguono in un botta e risposta che ricorda un po' quello delle commedie americane; questo alleggerisce la storia e rende davvero piacevole la lettura.
Luciani parla al lettore come se fosse in sua compagnia, dandogli del tu e puntualizzando eventuali dettagli che non potrebbero altrimenti essere compresi da chi è estraneo ai fatti.
Il linguaggio non è certo consono al suo ruolo di prete: è molto esplicito e ricco di allusioni e doppi sensi che, è certo, non possono non essere colti. Ma sono proprio questo tipo di linguaggio e i continui interventi da parte sua che rendono particolare, frizzante e scorrevole la lettura.
Una vera e propria boccata d'aria fresca all'interno di una narrativa che, troppo spesso, tende a essere ripetitiva e poco originale, inseguitrice di mode dettate dallo spettacolo e dalla televisione, priva di fantasia e originalità che, invece, troviamo in questo racconto di Leonardo Puppo.
Consigliatissimo a chi ama la narrativa in genere e a chi cerca una lettura un po' fuori dalle righe.
(Jessica Franco)



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