Genere: Gialli

Trama:
1947. Westleham, cittadina tranquilla poco distante da Londra, è in fermento: la guerra è finita e tutti si stanno dando da fare per organizzare una fiera indimenticabile. L'unica a non mostrarsi troppo entusiasta durante i preparativi è Martha Miller. Da quando suo marito Stan è scomparso senza lasciare traccia, ha dovuto fare i conti con i pettegolezzi dei vicini, che hanno cominciato a trattarla con freddezza e sospetto. Questa potrebbe essere l'occasione che Martha aspetta da tempo per conquistare l'amicizia della gente del posto, grazie al delizioso gin alle prugne che ha preparato con le sue mani. Ma qualcosa di tragico sta per accadere. Alice Warren, in qualità di presidente del comitato di Westleham, inaugura la fiera con un brindisi al gin e... si accascia a terra, morta. Tutto lascia supporre che sia stata avvelenata. Prima che Martha possa rendersene conto, viene trascinata di nuovo al centro dei sospetti. Questa volta, però, è determinata a dimostrare la sua innocenza. Con l'aiuto del nuovo pastore, l'affascinante Luke Walker, troverà il vero colpevole. E, soprattutto, difenderà l'onore del suo squisito gin fatto in casa. Più brillante di Miss Marple, più arguta di Jessica Fletcher: la prima indagine di Martha Miller...

Recensione:
Di questo romanzo mi ha incuriosita per prima cosa la copertina, un po' vecchio stile, ma accattivante. Ho poi scoperto la trama, trovandola abbinata all'immagine e molto intrigante.
"Un misterioso omicidio e molti segreti" è un giallo delizioso, appassionante, perfetto per chi, amando la scrittura di Agatha Christie, si sente ormai orfano della straordinaria Miss Marple. Catherine Coles ci presenta una protagonista di trentatré anni, più giovane dell'anziana signorina, è sposata ma abbandonata, si è auto imposta una solitudine e dei comportamenti che nemmeno la più vetusta delle vedove prenderebbe in considerazione, ed è un piacere conoscerla, scoprirla e vederla indagare.
L'autrice ha una scrittura chiara, scorrevole, delinea la vita di un piccolo paese inglese nel '47 con particolari che troviamo realistici, per un'atmosfera che buca le pagine e ci fa vivere le vie, gli avvenimenti e le persone. Bella da seguire, la penna, accende la curiosità e regala una leggerezza unica, mentre il mistero si dipana tra le righe, rispettoso delle modalità del più classico e amato dei gialli dei tempi d'oro.
Il paese è il teatro perfetto per un omicidio. I vicini sanno tutto di tutti ma, al contempo, ignorano molte cose. I segreti sono nascosti dietro ogni porta di casa, le maldicenze sono pronte a raggiungere orecchie compiacenti, eppure troviamo anche altro, di profondo, di malinconico, di dolce. A volte dietro un'apparente aria arcigna si nasconde dolore e solitudine; in alcuni casi basta porsi in maniera un po' diversa, più aperta, per scoprire che esiste chi può esserci amico, amica, complice. Mentre le indagini ufficiali sono coadiuvate da quelle dilettantesche ma tenaci della protagonista e del nuovo vicario di paese, scopriamo con piacere come i caratteri cambiano, si rafforzano, e l'isolamento si spezza. E' una sotto storia, quella personale dei personaggi, che regala profondità e spunti di riflessione non banali.
La trama procede spedita, senza punti morti o inutili giri di parole, con sorprese e piacevoli intrighi. Il giallo è vibrante e presente, con una leggera nota rosa, di dolci sentimenti che aleggiano, che sicuramente piacerà e susciterà curiosità tanto quanto il caso criminale.
Arrivati alla fine, c'è soddisfazione, il titolo è una perfetta descrizione condensata del romanzo e si sente la voglia di leggere ancora di questo paese e della sua protagonista, che merita altre storie.
Io mi sono segnata il nome di questa autrice: fatelo anche voi!
(Tatiana Vanini)

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