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Omicidio alla Garbatella.
Un nuovo caso per l'ispettore Proietti

di Luana Troncanetti

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    Casa Editrice: Frilli - 240 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Noir

    Trama:
    Quartiere Garbatella, è l'una di notte passata. Tre netturbini trovano il cadavere di una ragazza accanto a un cassonetto. Chino su di lei, in stato confusionale e sporco di sangue, c'è un tassista. "E' tutta colpa mia!", grida fra i singhiozzi. Paolo Proietti viene avvisato dai colleghi della mobile anche se non è di turno. Quel tassista è l'amico fraterno con cui ha interrotto, o quasi, ogni rapporto. Ernesto ha tradito la sua fiducia e lui non è mai riuscito a perdonarlo. La vittima era una ventunenne di origine nigeriana. Ex schiava sessuale reinserita da tempo nella società, lavorava come baby-sitter e poteva permettersi l'affitto di un appartamento. La Garbatella non era il suo quartiere, nessuno dei curiosi scesi in strada nel cuore della notte aveva mai visto quella ragazza prima di allora. Ernesto ritratterà la sua ammissione di colpevolezza adducendola allo shock: conosceva bene Prudence, era proprio lui ad accompagnarla ogni sabato in taxi per trascorrere la notte con un uomo misterioso. Sarebbe morta fra le sue braccia quando è andato a riprenderla e, prima di ciò, avrebbe sussurrato qualcosa di indecifrabile: il nome del colpevole, forse. Poche settimane prima gli aveva confidato che si sentiva in pericolo: qualcuno voleva farle del male, ma non sa indicare chi. A un'ora dalla morte di Prudence, una telecamera di sorveglianza riprende una loro accesa discussione: lui la strattona con violenza, sta per darle uno schiaffo. Risale sul taxi, inviperito la lascia da sola in strada. Non riuscirà a discolparsi durante l'interrogatorio; in attesa di sviluppi, quel video lo rende il principale sospettato e finisce così in carcere. Il compito di Proietti, stavolta, non si limita alla risoluzione di un caso d'omicidio: dovrà ingoiare orgoglio e testardaggine, convincersi dell'innocenza di Ernesto, credere di nuovo in lui e soprattutto in se stesso. La fiducia è una sensazione di sicurezza basata sulla speranza o sulla stima, Paolo avrà l'ennesima conferma di quanto sia rischioso concederla anche agli amici di lunga data. Sarà proprio la vittima, in qualche modo, a raccontargli che ogni errore di valutazione può essere fatale.

    Recensione:
    Dopo "I silenzi di Roma", Luana Troncanetti riporta al pubblico l'ispettore Proietti, in una nuova, complicata indagine. "Omicidio alla Garbatella" è un noir che esercita un profondo fascino sul lettore: l'urgenza insita nelle pagine, di arrivare alla verità, di salvare un'amicizia, di rendere giustizia alla vittima, si trasmette vera ed integra dal protagonista a chi si accosta al romanzo. Merito della scrittura dell'autrice, dinamica, intensa, scorrevole: impattante come un pugno nello stomaco, delicata come una carezza. Una dualità che dà forma ad uno stile personale, riconoscibile nel ritmo. Ci sono tantissime tinte oscure nel romanzo, poi arrivano frasi puntuali, precise, luminose come fari potenti che rendono perfettamente fruibili e tridimensionali i luoghi descritti e i personaggi raccontati.
    Roma è resa con i suoi mille contrasti: il rumore, i quartieri fatti di caos, risate e silenzi, di lampioni e zone poco illuminate, la parlata tipica e l'italiano corretto. Un teatro dove si muovono persone rispettabili o gli invisibili, quelli normali, che esistono in un mezzo indefinito e quelli che stanno come topi rasenti i muri. Tutti uniti dal filo di diverse miserie, vergogne, segreti, nel tentativo di una vita decente.
    Le figure presenti nel romanzo sono create con cura, rese reali, facilmente distinguibili e comprensibili. Il modo che ha la Troncanetti di renderle sulle pagine, con descrizioni che scavano, precise ma mai prolisse, rende possibile l'empatia verso alcuni, la commozione, o il cambiare idea e provare quel fastidio nato dal giudizio naturale ed inconscio, quando determinate verità vengono a galla. La lettura è immersiva, l'indifferenza non è un'opzione contemplata.
    L'indagine nella quale Proietti si trova coinvolto lo tocca da vicino, rendendogli difficile essere obiettivo, eppure l'ispettore è una testa dura, uno che non molla, con un profondo senso di giustizia. "Omicidio alla Garbatella" è un romanzo perfettamente fruibile anche da solo, ma risulterà perfetto sotto ogni aspetto se si ha già accortezza dell'opera precedente. Solo così saranno chiari i rapporti personali tra i personaggi, si potranno apprezzarne le evoluzioni, per un ulteriore grado di umanità che può solo essere un valore aggiunto.
    Questo libro vi porterà nel mondo delle prevaricazioni maschili verso le donne, a dimostrazione dei tanti diversi modi di essere violenti. Possesso, sfruttamento, quell'ossessione divorante e degradante che si manifesta nel più plateale dei modi con le botte e mandandole a battere i marciapiedi, o in più subdoli stratagemmi dove carezze sottintendono altro, dove la mano che si tende per aiutare si stringe in una morsa più ferrea del carcere. E poi le debolezze umane di chi tace per paura, per proteggersi, chi non riesce a muoversi nel momento giusto e magari troverà la forza di fare poi la cosa corretta. Tante sorprese in questo romanzo, rivelazioni che rendono ogni capitolo incalzante, per un interesse che non scema.
    "Omicidio alla Garbatella" sarà un caso difficile su più fronti per Proietti, che dovrà scoprire i mille piccoli e grandi segreti delle persone che incontrerà, che dovrà analizzare anche se stesso, i suoi incubi e il suo modo di interagire con gli altri.
    Intenso, è un romanzo che vi consiglio!
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Le grandi città hanno il sonno leggero.

    Nella sala interrogatori crollano bugie e i segreti vengono a galla, si smascherano sguardi obliqui dove è annidata la colpa impossibile da ammettere e si accertano innocenze spesso da smentire.

    Felicemente, un avverbio che non fa da paracadute agli scivoloni del cuore.

    Della stessa autrice:
    I silenzi di Roma



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