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I duellanti di Algeri. Le meravigliose avventure di Miguel Cervantes e Antonio Veneziano
di Francesco Randazzo

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    Casa Editrice: Graphofeel - 130 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Un romanzo picaresco con un finale a sorpresa. Miguel Cervantes, futuro autore del Don Chisciotte, e Antonio Veneziano, irrequieto poeta e avventuriero palermitano, condivisero i loro giorni di prigionia ad Algeri e divennero amici. Il ritrovamento di un manoscritto di Cervantes, in una segreta biblioteca di Salamanca, svela al narratore della storia di questo libro, le avventure dei due particolarissimi compagni di prigionia e le loro fantastiche fughe.

    Recensione:
    "Una storia di storie che figliano altre storie. Bellissima, è l'essenza della narrativa, della letteratura stessa. Vale di per sé e viene da lontano, un gioco ad intarsi millenario". Questa citazione, tratta dal manoscritto, descrive perfettamente ciò che il lettore si prepara ad assaporare. Un libro consigliatissimo, destinato ad entusiasmare, emozionare ed incuriosire.
    All'inizio della lettura, si è convinti di avere tra le mani un avvincente romanzo storico, il cui stile letterario è perfettamente adeguato all'epoca alla quale la narrazione fa riferimento, l'anno 1577; protagonisti di questo romanzo sono uno scrittore di chiara fama, Don Miguel Cervantes, ed un poeta dialettale siciliano, Antonio Veneziano, reclusi in Algeri, compagni di cella. Due letterati illustri ed arguti, che ingannano l'orrore della prigionia grazie ad una strenua e reiterata disputa intellettuale, mettendo così in salvo dalla consunzione ciò che di più prezioso possiedono: le loro menti. Pur tuttavia, sono sufficienti alcuni capitoli per assistere alla nascita di altri percorsi. Con un fantastico salto nel tempo e nello spazio, il lettore viene trasportato in tempi e luoghi diversi, ove altri soggetti sono coinvolti in difficoltose indagini condotte in ambito letterario, ardue scoperte, sbalorditive rivelazioni. Una vera e propria spy-story che si consuma nel mondo della cultura. Il linguaggio si modifica, diviene consono a quello dei giorni nostri, mantenendo uno stile costantemente inappuntabile. Lentamente, ma inesorabilmente, questa spy-story scivola a sua volta verso un'altra storia, nella quale sono esaltati il mistero, l'impalpabile, il soprannaturale. Quando il lettore è ormai avvinto da questo nuovo scenario, ecco riproporsi il prosieguo del romanzo storico e quindi un nuovo cambiamento stilistico e narrativo. Mentre la prima parte delle vicende che hanno legato Miguel Cervantes ed Antonio Veneziano sono fedelmente ancorate alla realtà che siamo avvezzi a contemplare, la prosecuzione della remota epopea è infarcita di contenuti fantastici sino all'inverosimile: la narrazione storica è conclusa con le parole di Cervantes "Dio mi conservi la ragione e la fede perché io stesso ormai non riesco a credere a tutto ciò che ho vissuto". Dalla rielaborazione di queste tanto straordinarie quanto incredibili vicende, è destinata a prendere forma quella meravigliosa opera letteraria che è Il Don Chisciotte: fantasiosa, ridondante, zeppa di storie ad incastro sufficientemente prossime ai comuni eventi del mondo materiale affinché i lettori possano immedesimarsi nell'intreccio di trame e nei personaggi.
    Pensate forse che sia "tutto qui"? Errore! Il lettore si prepari ad un ennesimo colpo di scena nel finale! L'epilogo è davvero sorprendente, costituisce in sé e per sé un'altra storia, nella quale sono coinvolte forze sconosciute e dimensioni ignote, illustrate facendo riferimento alla teoria della meccanica quantistica.
    I miei più sinceri complimenti a Francesco Randazzo per aver sapientemente modulato e mescolato tra di loro una serie di situazioni e personaggi in epoche diverse, creando un racconto avvincente ed appassionante, scritto in modo impeccabile in ogni sua parte, scevro da qualsiasi forma di volgarità, all'interno del quale sono esaltate alcune tra le più peculiari specialità della mente umana: fantasia, ironia, acume e capacità di astrazione.
    (Angelarosa Weiler)



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