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Dei mari e dei sogni
di Gabriele Ficcadenti

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    Casa Editrice: PubMe - 147 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Poesia

    Trama:
    Questa raccolta di poesie è il risultato di notti senza sonno e frangenti di immagini dipinte da un mondo che gira senza mai fermarsi. "Dei mari e dei sogni" dondola tra sentimenti e pensieri nascosti da un velo invisibile, il confine tra verità e fantasia. Forse è tutto irreale ciò che vediamo attraverso i nostri occhi dormienti, ma è quando si svelano le stelle che ci accorgiamo di cosa siamo fatti.

    Recensione:
    "Dei mari e dei sogni" è l'opera di un giovane poeta, Gabriele Ficcadenti, una raccolta poetica affascinante, a tratti magica. L'autore ci consegna la sua opera e ogni lettore ha a disposizione più chiavi di lettura.
    La raccolta è divisa in tre parti: l'Amore, la Realtà, il Cosmo, all'apparenza si può pensare a capitoli disgiunti ma proseguendo nella lettura ci si rende conto che così non è.
    Cicerone osservò più di duemila anni fa: "Omnia vivunt, omnia inter se conexa!" ("Tutto è vivo; tutto è interconnesso"), siamo tutti consapevoli del potere dell'amore e in quello spirito contempliamo la pace, la felicità e il benessere in tutto il mondo.
    Sperimentiamo il mondo partecipandovi direttamente, ci è naturale. "Divieni viandante e scalatore di realtà/ svernando il sogno dal delirio,/ che i fiori degl'alberi ti rimirano/ dall'alto della loro spontaneità"(pag. 86). L'autore, se siamo disposti ad essere guidati, ci porta in un futuro non molto lontano in cui è auspicabile il sorgere di una coscienza globale consapevole che, per salvare la terra dalla nostra follia smisurata, sia necessaria la distruzione del nostro nido e quindi, in definitiva, di noi stessi.
    Ogni parola nella sua entità presente di significato, ci invia alla corrispondente entità assente di significato e saliamo, nel pensiero, alle stelle sentendo di esserci dissolti in un gruppo o in un insieme più grande.
    Come frammenti di vecchie fotografie riposte in un cassetto, le poesie toccano pezzi enigmatici del passato che improvvisamente tornano in vita, leggerle è come camminare lungo un corridoio onirico dove niente è come sembra, i nostri "frammenti di storia" sono rifratti sia dalla luce che dall'ombra, dall'amore e dal dolore.
    Quello che ho notato nella raccolta di Ficcadenti è che c'è in lui una forte sensazione che, a meno che non riportiamo il nostro mondo a uno stato di meraviglia ancora una volta, nulla di quello che faremo mai avrà importanza. E' il tipo di poesia che attacca al suolo con il suo linguaggio e tuttavia può confortare con la sua affascinante, suggestiva, nebulosa, inquietante, commovente, dolce, espansiva angoscia: realizza quella "intelligenza stupefacente", quella piacevole qualità annegante che disarma gli intellettuali più severi.
    In conclusione, è stato un piacere incontrare un poeta talentuoso e, mi consenta vista la sua giovanissima età, enormemente ambizioso in cui il medium primario non è altro che la somma totale di tutti i nostri ricordi collettivi e individuali.
    Eccellente la postfazione, un saggio di bravura nell'esplicitare il senso dell'opera.
    Complimenti all'autore, una voce che vale la pena di annoverare tra le stelle nascenti della nostra poesia.
    "Non viaggiar con chi ti trattiene,
    ma con coloro che per cosmo e amore
    han spezzato le catene"
    (Luisa Debenedetti)



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