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Genere: Mistery/Thriller

Trama:
Fra i ruderi di un castello un'equipe di archeologi ritrova un listello di bronzo con un'incisione dal significato oscuro. Poco tempo dopo, il responsabile dello scavo conosce Guido, un giovane studioso tedesco esperto di "storia del nazismo". Nel tentativo di decifrare il senso dell'enigmatica scritta, i due protagonisti vengono coinvolti in una vicenda che li metterà sulle tracce del conte Heinrich von Scharfenberg, un membro dell'élite nazista trasferitosi in Palestina.
Determinati a scoprire cosa spinse il nazista a recarsi a Beit Gemal, un ex-orfanotrofio e oggi casa agricola di proprietà dei padri salesiani in Terrasanta, i due sveleranno aspetti inquietanti della casa salesiana, fino a capire che il luogo è al centro degli interessi di chi cercava il sepolcro di Stefano, primo martire della cristianità.
Romanzo intenso e ricco di tensione, è ispirato a fatti realmente accaduti che riguardano l'individuazione e l'interpretazione di un documento inedito e straordinario, la Cronaca di Imerward, e la natura, tuttora avvolta nel mistero, di un oggetto eccezionale ed enigmatico. Un oggetto che, da secoli, affascina e confonde chiunque ne venga in contatto.

Commento:
Dopo Shatnetz. Gli strumenti del martirio perfetto, Fabio Piuzzi torna con un romanzo che si ricollega, per certi aspetti, al precedente e che mescola mistery e thriller con qualche punta di spionaggio, il tutto mantenendo però un'elevata aderenza alla realtà.
I riferimenti storici, i dettagli sugli aspetti religiosi e sul satanismo, le ricostruzioni delle località teatro delle vicende sono, infatti, assolutamente veritiere e così ben inserite nell'intreccio che viene da chiedersi dove finisca la realtà ed inizi il romanzo. In tal senso, persino la figura dello stesso Piuzzi sembra disorientare un po' perché, dopo averne spulciato la biografia ed i trascorsi e dopo aver letto la quarta di copertina, viene quasi automatico immaginare l'autore stesso nelle vesti del protagonista, cosa che fa sembrare ancora più labile il confine tra realtà e fantasia.
Dalla ricerca della tomba del protomartire Stefano alla ricostruzione particolareggia di Beit Gemal, dallo sviluppo di un certo tipo di musica e dei suoi cultori agli avvenimenti misteriosi che hanno luogo dopo l'incontro del protagonista col misterioso Guido, Aenigma cruciati si sviluppa con un ritmo sempre crescente che - nonostante la trama intricata, ricca di eventi e personaggi - scorre fluida e avvincente fin dalle prime pagine.
I riferimenti alle vicende reali danno, infatti, uno spessore particolare all'intero libro, che risulta ulteriormente arricchito dall'aura di misticismo legata agli aspetti religiosi presenti nell'opera.
Un romanzo intenso e pieno di fascino, nel quale Piuzzi mescola abilmente - come già aveva fatto col libro precedente - la religione e l'arte in un thriller ricco di suspense. Da leggere.
(Maria Guidi)

Dello stesso autore:
Shatnetz. Gli strumenti del martirio perfetto



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