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Genere: Poesia

Trama:
Epidermide rara vuole rappresentare il contatto a pelle con l'amore vero, quello in cui la rarità diventa lo spessore principale, spessore che si assottiglia con i baci, le carezze, la protezione e il volersi scambiare pelle e anima. Epidermide rara è un naufragare nell'amore. Amore come essenza, condivisione, accettazione dell'invisibile, rarità ma anche ustione, cicatrice e taglio profondo.

Recensione:
"Epidermide rara", silloge di Raffaella Rossi, offre il ritratto di una donna impegnata in una disputa d'anime ora in avanzamento ora ferme ma sempre sul bordo limaccioso di antiche cadute e presenti paure.
I componimenti, spesso brevi e senza titolo, sanno cogliere l'essenza dell'esistenza e dei mutamenti dell'animo umano, con rime intense, fatte di strati di pelle marchiata, segnata da troppi sogni, troppo amore, troppa vita.
La poesia di Raffaella Rossi, come parola riincarnata nel sentimento e concentrata nelle immagini, diventa nutrimento costante, che s'accompagna alla memoria e alla ricerca mai esausta, di riportare indietro dal tempo e dal passato, tutto ciò che è stato vissuto con pienezza e che merita quindi di essere salvato.
Frequente è il ricorso a termini come cielo, vento, pioggia, sole, a conferma che proprio dallo scenario naturale lei attinga il suo vocabolario e i suoi colori, assetata di chiarezza e di luce, così come è assetata di corrispondenza di sensi. L'animo non arretra di fronte alle difficoltà dell'esistenza, ne prende coscienza e fa forza su di sé per andare avanti, per continuare il tragitto, malgrado le delusioni, intuendo che al di là di tutto c'è una ratio impossibile da comprendere ma che trascende le difficoltà della vita e rende quest'ultima degna di essere percorsa fino in fondo, con responsabilità. Lo sguardo si perde verso l'orizzonte, il cuore si tinge di cielo, perché volutamente l'Autrice apre la sua disponibiltà alla speranza, le paure vengono metabolizzate, la persona amata che è andata via, si ritrova nel miele, in un caffè, in un cucchiaino di yogurt alla vaniglia o nella pioggia che scivola sui vetri e irrora il terreno, mentre si compie perfettamente la restituzione dell'assente al presente, grazie alla potenza della poesia.
Le parole, dunque, e i verbi in particolare, diventano parole chiavi, strumenti che creano campi semantici intorno all'amore. Il peso della sofferenza si smaterializza, diventa leggero, la distanza incolmabile viene superata, l'ardore spentosi nell'ira si placa, l'abbandono viene perdonato, il rancore è dimenticato. Ed è questa la cifra etica di Raffaella Rossi, la capacità di guardare agli altri e al prossimo ancora con pietas, nonostante il male ricevuto.
(Luisa Debenedetti)

Citazioni da questo libro:
Tra essenza ed assenza cambia una vocale.
Tu sei l'essenza dell'assenza ma tra onde e segmenti
sei pura presenza.

E' un forte dolore incrociare gli occhi
di una persona vivente che si finge morta
per non amarti.

Vivo quando sento nel silenzio non interrogo la vita
mi lascio respirare dal vento
e schiaffeggiare dalla bufera per esistere
per lasciare la mia vita sentire.

(...) ho dovuto difendere il cuore
e spiegargli che il dolore
non ha colpe.
Gli ho raccontato
che se qualcuno
non ti ama più,
le anime (invece)
si stanno amando altrove.



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