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Giuditta. Una ragazza casual
di Francesco Grano

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    Casa Editrice: Youcanprint - 156 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Novara. Giuditta è una giovane e bella ragazza al suo primo lavoro in un'agenzia immobiliare dopo gli studi di scenografia, dove riesce presto a conquistare la fiducia di clienti importanti. I suoi desideri di evasione, però, la trascinano in una seconda attività da svolgere nei weekend, molto insidiosa: hostess ed accompagnatrice in un hotel di lusso sul lago. Attratta dai buoni guadagni e dalla vita brillante, la sua vita cambierà radicalmente, ponendola presto di fronte a situazioni incresciose e decisioni pericolose che dovrà prendere da sola. Riuscirà Giuditta a riprendere in mano la sua vita?

    Recensione:
    "Giuditta. Una ragazza casual" è sia un romanzo d'amore che di formazione, offre uno spaccato sul mondo del lavoro e i rischi connessi ad occupazioni una tantum che offrono parecchio denaro.
    La scrittura di Francesco Grano è molto descrittiva, a volte troppo. Imbriglia il lettore nel suo binario e non gli dà modo di spaziare di suo. Risulta comunque scorrevole, assolutamente corretta e, a tratti, anche forbita, con una costruzione non banale delle frasi. Un pregio in molti casi, ma qui quasi un difetto. La narrazione è in prima persona, con la voce di Giuditta, ragazza che, all'epoca dei fatti, ha ventotto anni. Vero è che nel prologo ci viene detto che questa storia, nella fantasia creativa dell'autore, gli viene raccontata da una Giuditta più matura, della quale lui riporta le parole, ma immergendosi nel libro, il lettore vede muoversi una ragazza, e di questa non ritrova le parole. Ci si aspetta che usi altri termini, che sia più diretta, meno formale e didascalica. Per rendere l'idea faccio un esempio: è come trovarsi di fronte una scena mal doppiata, dove l'attore viene visto agire, ma le parole non sono perfettamente a tempo. Scrittore e protagonista sono leggermente fuori sincrono, e quindi ci si deve abituare alla dicotomia che si crea.
    Tolto questo leggero difetto, al quale ci si abitua col procedere del romanzo, seguendone alla fine il ritmo senza farci più di tanto caso, si assorbe una storia interessante, profonda, che è monito e insegnamento.
    Entriamo nel mondo del lavoro offerto ai giovani che, spesso, non è quello per cui hanno studiato e non offre nemmeno soddisfazione economica. La protagonista, un po' per ingenuità, un po' perché spinta da chi subdolamente considerava amica, si troverà in una situazione potenzialmente pericolosa che la metterà in serie difficoltà.
    Rapporti di amicizia, quindi, ma anche lavorativi e sentimentali, nei quali l'autore ci porta e ci fa entrare completamente.
    Affiancati da personaggi ben costruiti, che hanno spessore e carattere, ci ritroviamo coinvolti e appassionati, arrivando alla fine con piacere e un bagaglio in più.
    "Giuditta. Una ragazza casual" insegna a diffidare dei guadagni semplici, a usare la testa e non l'avidità di fronte a ciò che ci viene prospettato, invitandoci a considerare con attenzione a chi dare fiducia e amore.
    (Tatiana Vanini)

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