Genere: Arte

Trama:
E' uno sguardo sul momento in cui una persona lotta per trovare la via del ritorno. Schiacciato dal successo del padre e in fuga dai suoi demoni personali, uno scrittore cerca conforto in una remota cittadina - ma, certo, nessuno può sfuggire a lungo dai propri problemi, soprattutto a Melvile. Samuel Beauclair ha toccato il fondo. E' in ritardo col suo secondo romanzo, in crisi con la moglie incinta e la banca si sta appropriando del suo appartamento. Disperato, fugge a Melvile. Ma si tratta davvero di un nuovo inizio, o è semplice fuga dalla realtà? Riuscirà Sam a scappare dall'ombra del padre? Oppure i suoi errori passati avranno la meglio su di lui?

Recensione:
Nella collana fumetti di 21Lettere arriva un nuovo titolo, "Melvile Storia di Samuel Beauclair", un'opera che si apprezza per la storia e per le immagini, dove emozione, sorprese e comprensione fanno entrare nella trama, vivendola e appassionandosi.
La prima frase e la prima immagine ben predispongono: accattivanti e misteriose le parole, impattante e un po' inquietante il disegno, si comincia con molta curiosità. I disegni sono molto belli, ancora più fruibili per il taglio grande dell'opera. Curati ed essenziali, hanno una morbidezza di tratti che ben si accosta con l'idea di indolenza quasi accidiosa, di tempo perso che il protagonista comunica. Le parole poi ci aiutano a inquadrare una figura persa, che sembra non avere possibilità di ritrovarsi, un lasciarsi vivere che sussurra di sconfitta, alla ricerca fallimentare dell'emulazione del padre.
Inoltrandomi nelle pagine ho potuto fare caso e comprendere l'uso sapiente della luce. Ci sono disegni luminosi, con colori tenui, seppiati, che trasmettono serenità, una situazione in divenire, con tante possibilità. Poi ci sono momenti dove i colori sono cupi, così scuri che a volte si fa fatica a distinguere i dettagli, perfetti per trasmettere un rapporto logorato, che sprofonda sempre più nel conflitto e nella rabbia, un pozzo oscuro dal quale si vuole fuggire, andando ad accostarsi col desiderio di fuga del protagonista. Si interiorizza questo desiderio, ma non lo si condivide, anzi si forma un'idea pessima del soggetto principale, lo si vede menefreghista, cinico, cattivo anche. D'altro canto si percepiscono note dissonanti, stonate, che invitano a inoltrarsi nelle pagine, in questa storia dove i disegni sono così belli da possedere vita e musicalità.
La narrazione prosegue dinamica, si entra nel campo delle storie e delle leggende, che aiutano a comprendere meglio i rapporti, mentre conosciamo sempre più i personaggi e ancora altre note dissonanti ci avvertono che non tutto è chiaro e limpido, ma più oscuro e perduto di quello che appariva all'inizio.
Sorprese, emozione, tensione. Non manca nulla nell'opera, mentre le pagine volano e la verità viene a galla, amara, da accettare. Finalmente vediamo la palude, ma anche il sentiero per uscirne, la fune lanciata, la mano salvifica pronta a tendersi.
"Melvile" fa riflettere sugli errori del passato e il senso di colpa ed esorta a ricercare la nostra strada, quella che percorreremo con le nostre scarpe, liberi, realizzati anche nella semplicità. Un traguardo da ottenere anche se è difficile, se fa male, anche se un pezzo di cuore dovrà strapparsi.
Un fumetto? Molto di più. Un'opera profonda e ricca, tutta da scoprire!
(Tatiana Vanini)

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