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Genere: Biografia

Trama:
Tutto d'un fiato è la mia storia, la tua storia e quella di molti altri. Un viaggio dall'altra parte del mondo con uno zaino in spalla e mille dubbi in testa. Un viaggio interiore durante il quale una ragazza si trova ad affrontare i pregiudizi della società nella quale è nata e vissuta, provandoli sulla propria pelle e comprendendo giorno dopo giorno quanto fosse anche lei parte di quel meccanismo malsano che vuole gli uni migliori di altri. Razzismo, omofobia, misoginia, amore, religione, alcool, droghe, sesso. Cinque giorni in cui le accadrà di tutto e che le cambieranno la vita perché quando tocchi con mano, tutto cambia.

Recensione:
"Tutto d'un fiato" è la narrazione di un viaggio a 360°. Un cammino geografico, di scoperta di un luogo lontano, nuovo, diverso, che corrisponde ad un mutamento interiore, una presa di coscienza della propria forza, autonomia, per raggiungere un miglioramento personale.
La scrittura di Azzurra Tornaghi entra immediatamente in connessione col lettore. Fluida, accattivante, possiede un ritmo tutto suo che incanta e conduce con mano sicura attraverso i capitoli e gli accadimenti.
La trama è un crogiolo di incontri, esperienze nuove ed inaspettate e non mancano timori naturali, perché per cambiare ci vuole coraggio, per liberarsi dalle pastoie della quotidianità, mollando lavoro e affetti per uno zaino e un ritorno che chissà quando avverrà, serve anche una gran dose di decisione e incoscienza. Viviamo ogni giorno con l'idea di cambiare, che spostiamo sempre ad un domani ipotetico: ebbene, la protagonista di "Tutto d'un fiato" ha smesso di procrastinare ed è partita, tra dubbi, lacrime, paure e adrenalina data dall'eccitazione.
Il viaggio, non in un comodo resort nelle vicinanze di casa, ma fino a Bangkok, offre spunti sensoriali e di riflessione. Mentre andiamo alla scoperta di una cultura diversa, più semplice ed aperta, rispetto a noi povera materialmente, ma con una grande ricchezza personale, l'autrice ci offre scorci, rumori, colori e profumi. Accanto ai luoghi, tanti, tantissimi spunti di riflessione, che fanno pensare e annuire. Mentre seguiamo le avventure rocambolesche della protagonista/autrice, scopriamo quanto lei, e di riflesso noi tutti, siamo legati alle consuetudini, e quanto queste imbriglino i nostri pensieri e giudizi.
Accanto ad uno scoprire esteriore, ci troviamo immersi in una liberazione meravigliosa dell'interiorità che si riscopre, si svela, in un riappropriarsi della propria individualità e vita. I temi toccati da Azzurra Tornaghi sono molti e di spessore: sesso ed amore in tutte le sue declinazioni, le droghe e l'alcool, la religione, razzismo e misoginia. Argomenti che vengono trattati in un tutt'uno con la narrazione, sicché i messaggi filtrano con chiarezza e scorrevolezza, concretamente al centro della storia, frutto di esperienze e non mere dissertazioni. Nella sua canzone "Il diario degli errori", Michele Bravi dice Non c'è niente che si insegni prima che non l'hai provata. L'autrice mette in pratica questa affermazione, prova, sperimenta, cambia, e semplicemente raccontando, insegna.
Questo libro emoziona, sorprende e avvince. Certo si può anche arrivare a conclusioni differenti, essere d'accordo su tutto, in parte, magari perfino su nulla, ma di certo ogni capitolo lascia qualcosa sul quale soffermarsi, ed è già un punto di partenza importante.
Con "Tutto d'un fiato" ci rendiamo conto che ogni cambiamento, per grande o piccolo che sia, deve scaturire da una forte motivazione e dal coraggio di agire.
Quest'opera è avventura, autobiografia, diletto e profondità. Si può chiedere altro ad un libro? Un testo per i viaggiatori, per coloro che partono, partiranno, o ancora per un po' staranno tranquilli, per tutti i curiosi del mondo che amano porsi interrogativi e migliorarsi.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
Credo nel lieto fine perché ti porta sempre a un nuovo inizio.

La verità è che non apparteniamo a nessuno, così come nessuno ci appartiene, ma non lo vogliamo accettare.

So che volere è potere e ho appreso che libertà non è poter fare ciò chi si vuole, bensì essere chi realmente si è.

Tutti gli eccessi sono sbagliati, anche l'eccessivo amore, ma eccedere, talvolta, fa bene.



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