Genere: Viaggi

Trama:
Tommaso Stilla (San Marco in Lamis - FG, 1957) vive e lavora a Milano. Da sempre dedito alla fotografia e alla conoscenza di nuove culture, l'autore ha intrapreso viaggi in solitaria in diverse parti del mondo: una passione che lo ha portato a esplorare territori e luoghi unici, ritratti dall'artista con sapienza e maestria attraverso immagini che, oltre alla propria esperienza, ne svelano il mistero e lo spirito più profondo.
L'autore, utilizzando il linguaggio visivo delle oltre 150 foto, e quello delle parole, racconta il suo viaggio nella Cina rurale, che lo ha visto attraversare il bacino idrografico del fiume Lijang, tra i più suggestivi al mondo, con i suoi fengcong e fengling, entrati nell'immaginario cinese e dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Qui ha avuto l'occasione di fotografare i pescatori che impiegano i cormorani per pescare. E dal bacino idrografico si è trasferito tra le terrazze di riso di Longji Titian, abitate da orgogliose minoranze etniche e poi Zhouzhuang, la Venezia della Cina, posta in una laguna a 60 km da Shanghai, con i suoi canali ed i suoi ponti. In questi luoghi ha respirato quell'antica atmosfera di una cultura cinese ultra millenaria.
E ultima Shanghai con i suoi oltre 23 milioni di abitanti, una delle città più popolose al mondo. Immagini ed emozioni trasferiti nelle foto e descritti con le parole.
Con questo libro fotografico l'autore descrive quella Cina rurale ancorata alle proprie tradizioni e quella moderna proiettata verso il futuro, come Shanghai, cercando di cogliere e di sottolineare gli aspetti di interazione tra individui e l'ambente, e tra gli individui, quindi con una narrazione di stampo etnico-culturale, con il fine di far conoscere, attraverso diversi linguaggi, comunità che resistono ancora alla secolarizzazione e alla modernizzazione.

Recensione:
Un'opera che è esperienza da vivere, guardare e toccare, il resoconto di un'avventura che anche il lettore può intraprendere per le tante, bellissime, fotografie che animano le pagine, "Diario di un viaggio. Dalla Cina rurale a Shanghai” è un libro affascinante racchiuso in uno scrigno curato. La prima impressione prendendo in mano il libro di Stilla, è molto favorevole: una foto suggestiva, un'edizione cartacea che mostra il suo pregio, le pagine spesse, lisce e lucide, perfette per rendere le immagini nei minimi dettagli.
E poi lui, l'autore, che ci accoglie nella narrazione in prima persona, prendendoci metaforicamente per mano e raccontando la sua esperienza. Le parole scorrono fluide, trasmettendo le emozioni provate e la passione per la fotografia e per le scoperte di terre nuove, di scorci magnifici da immortalare, la gioia che traspare e coinvolge nel racconto.
L'opera è un crogiolo di paesaggi e non solo, perché ci sono anche le persone immerse nel lavoro, nelle zone rurali, oppure a passeggio in città, volti e sagome che rendono vivo e vivace il libro. La natura è preponderante, coi colori unici dei tramonti, l'incontro tra acqua e terra, montagne che accarezzano il cielo, palazzi che lo sfidano, perché la Cina è un insieme di storia e modernità, di tanti tempi che convivono insieme. Ci si può sentire nel futuro nelle moderne metropoli, oppure trascinati in una rivisitazione medievale nelle campagne, con i ritmi più lenti, romantici, ma sicuramente faticosi.
La narrazione è discorsiva e istruttiva, con notizie curiose ed educative. Fatta anche di incontri, condivisione, poiché il viaggio dell'autore non è affatto in solitaria. Vi sono dati da assorbire, pensieri sui quali meditare, perfetti per corredare le foto senza limitarsi ad essere didascalici e, al contempo, protagonisti ai quali le immagini si accostano per fornire slancio e dinamismo e portare via, restando comodi a casa.
Un'opera che è un viaggio per tutti: sia per coloro che amano informarsi sui posti per poi visitarli, sia per chi vola via solo attraverso le esperienze di altri. Con questo libro in mano tutti possiamo esplorare la Cina, andando in luoghi più facili da raggiungere, più noti e turistici e anche là, negli angolini nascosti, nelle zone che non sono sotto i riflettori e quindi ancora più preziose, favolose. Una terra che incanta, che Stilla rende avvincente, accessibile, da sentire attraverso le sue parole, da vedere con le foto, quelle a pagina intera e le altre più piccole, ma altrettanto belle. Vediamo attraverso l'obiettivo della macchina e quindi coi suoi occhi, incontriamo per tramite suo fondendoci con una cultura diversa, comprendendo.
Un libro da tenere, conservare, guardandolo più volte, scoprendo dettagli nuovi nelle immagini; parole che sarà bello ritrovare, magari anche solo ogni tanto, aprendo a caso il testo e lasciando emergere l'esperienza come un piccolo racconto.
Ottimo da regalare o regalarsi, adatto alle età più disparate, da chi è ancora giovane per partire, a chi può farlo, a chi non può più con le gambe ma di sicuro ancora con il pensiero.
"Diario di un viaggio. Dalla Cina rurale a Shanghai” è un libro e un dono che Tommaso Stilla fa a tutti i sognatori del mondo.
(Tatiana Vanini)

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