Genere: Mistery

Trama:
Laura, giovane ragazza di una grande città, lavora in radio come dj, vive con Sandra e conduce un'esistenza tranquilla e spensierata. La sua vita precipita in un vortice di angoscia quando lei e Franco, suo co-conduttore e caro amico, iniziano a ricevere delle telefonate inquietanti: il delirio di un mitomane o la minaccia di un folle? Quando, pochi giorni dopo, il corpo di Franco viene ritrovato a pochi passi da casa, Laura capisce di avere a che fare con qualcuno che è davvero in grado di uccidere ed è pronto a rifarlo… Starà a lei e al suo gruppo di amici scoprire chi, e soprattutto perché.

Recensione:
Un giallo misterioso e delicato, una lettura leggera ed avvolgente, "Era solo una voce" si dimostra fresco romanzo capace di interessare il pubblico.
La scrittura di Letizia Ciarrocchi è suggestiva, tenera e al contempo intrigante. Corretta, possiede un buon andamento, anche se alcune ripetizioni di parole o concetti già espressi che ritornano, rallentano il ritmo narrativo. Piccoli inconvenienti facili da incontrare in una prima opera, che un buon editing avrebbe ovviato.
Il romanzo ha l'impianto del giallo classico, ma in alcuni elementi essenziali si discosta, assumendo un più ampio respiro e toccando temi che possiedono valenza sociale e la riscoperta di valori fondamentali.
Troviamo un delitto, anche efferato, ma descritto con un'attenzione che toglie l'impatto del sangue per dare risalto al dolore, alla tristezza di una morte prematura, inutile, una vita sprecata. A indagare, la polizia coadiuvata da un gruppo di amici solidali e motivati. Siamo abituati ai romanzi dove i dilettanti, improvvisati detective, entrano in conflitto con le forze dell'ordine. In "Era solo una voce", invece, vince la collaborazione. Un bel messaggio di fiducia negli organi preposti alla vigilanza e sicurezza delle persone, che rimarca l'importanza dell'onestà, della condivisione delle informazioni, in un lavoro di insieme che conduce a risultati.
Oltre alla morte, l'opera si fonda sull'amicizia sincera, quella bella, accudente, presente, attenta. Laura, la protagonista, è avvolta nella calda coperta di questo sentimento nobile e difficile da trovare disinteressato, quindi ancora più prezioso. Amicizia, amore e la quotidianità che si scontra nella maniera più sconvolgente e purtroppo vicina, con la morte e la violenza.
I personaggi sono ben delineati. Laura, soprattutto, dimostra una profondità e un dualismo nel quale è facile ritrovarsi: è fragile, ma possiede una vena di forza d'acciaio; è insicura, eppure quando decide una cosa non molla; volenterosa e propositiva, così come capace di isolarsi e immobilizzarsi. Timida, ma di compagnia, è una ragazza che attira la simpatia e scatena la voglia di proteggerla, subito messa in pratica da chi la circonda. Le altre figure hanno una propria personalità, ma restano un po' fuori fuoco, puntando i riflettori su Laura e muovendosi più attorno a lei che indipendenti per il mondo. L'autrice deve solo imparare a calibrare indoli, e soprattutto l'indipendenza dei suoi attori, per ottenere ancora di più e permettere al lettore di spaziare meglio tra i caratteri, trovando, così, quello più affine, per sentirsi ancora più parte della storia.
Non da poco è la riflessione che le parole di Letizia Ciarrocchi scatenano, permettendoci di meditare sulle voci e la loro importanza. La vittima è un uomo noto, notissimo, perché speaker radiofonico apprezzato ed amato, però la maggioranza delle persone che lo hanno a cuore lo conoscono solo attraverso la sua voce: un amico senza volto. Toni che fanno compagnia, carezze vocali che intrattengono, fanno ridere. Un modo diverso di esserci, eppure così prezioso e tangibile. Chi muore, per tantissimi era solo una voce, ma la sua perdita scatena tanto sentimento e sensazioni; anche chi uccide si presenta solo con la voce, ma in lui c'è minaccia, livore, un odio feroce, determinato, personale e folle.
"Era solo una voce" è un giallo con una sua unicità, con una soluzione che gli esperti del genere non mancheranno di presagire. Possiede una tensione non invasiva, che si sente nei capitoli nella minaccia implicita ai personaggi, che sale di tono verso la fine, ma non scatena ansia, lasciando alla lettura tutta la sua valenza evasiva.
Non è un romanzo di brividi, ma di contenuti.
"Era solo una voce" è un delicato mistery, reso benissimo nella cover a cura di Benedetta Ciarrocchi, che rende immediata l'idea della trama.
Parte del ricavato della vendita di questo libro sarà destinato alla realizzazione e al sostegno dei laboratori solidali di scrittura LetterariaMente, una meritevole iniziativa da sostenere!
(Tatiana Vanini)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Siamo anche su Facebook
iscriviti al nostro gruppo.