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La valle dai sassi che ridono
di Andrea Tessaro

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    Casa Editrice: Youcanprint - 88 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Romanzo Gotico

    Trama:
    Valli del Pasubio (Vicenza), sul finire degli anni Sessanta: una grave epidemia, il leggendario "uomo selvatico", la tragica fine di uno storico locale soprannominato "stregone". Sono solo alcuni dei tasselli che a distanza di decenni un anziano medico tenta di ricomporre su uno sfondo storico: la vita della comunità nel corso dei secoli, gli strali del parroco contro il mercato locale nel 1621, la vicenda di un sacerdote bibliofilo vissuto nel XIX secolo. Per identificare, postumo, uno spietato assassino.

    Recensione:
    "La valle dei sassi che ridono" di Andrea Tessaro è quello che definirei un romanzo breve del genere mistero-horror con spiccate sfumature gotiche.
    La storia di fantasia si sviluppa in Alta Val Leogra, ai piedi del monte Pasubio. La scelta dell'Autore di ambientare un'opera di fantasia in località reali potrebbe essere un azzardo ma, in questo caso, Tessaro si muove con maestria e spinge il lettore ad approfondire quelle realtà sino al punto di avere l'impressione di esserci stati, l'ambientazione non è uno sfondo, ma un altro protagonista, che interagisce con i personaggi e ne determina scelte e azioni.
    Ci troviamo di fronte a un horror diverso e a basso costo, sulla base di quei racconti intorno al fuoco che venivano fatti nelle campagne per far star buoni i bambini; narrazione di storie tra leggenda e cronaca nera che era, un tempo, quasi un rito di iniziazione.
    C'è, in questo lavoro, un ribaltamento di prospettiva su luoghi visti di consueto come terra di gente sorridente e bonaria, trasformati in scenari di orribili perversioni, ostili e cadenti paesaggi da cui si sprigiona un senso di pericolo che cattura come una ragnatela i protagonisti (e di conseguenza il lettore) della vicenda.
    Nel piccolo paese di Valli, Renato, medico sostituto temporaneo di un collega, è testimone e relatore di crimini atroci e impensabili e dell'omertà di un intero paese, che sa ma tace e preferisce sacrificare i suoi outsider, più che per paura delle conseguenze, per non turbare la quiete apparente dello status quo.
    E' una narrazione ricca di colpi di scena più o meno riusciti ma che tengono alta la tensione e vivo l'interesse del lettore. Ho accennato alle sfumature gotiche, la mia impressione è che Tessaro voglia ricordarci come l'orrore non sia solamente nascosto fra le segrete dei castelli o nelle case infestate, ma anche, e forse soprattutto, nella realtà quotidiana.
    Per molti anni si è detto e scritto che l'Italia mancasse di una tradizione nell'ambito della narrativa gotica e horror paragonabile a quella tedesca o anglosassone.
    Questo libro ribalta le carte in tavola, perché ci permette di conoscere il genere da un punto di vista "nostrano"; posso affermare che il bravo Autore di questo romanzo ha rispettato tutti i "parametri" che il gotico suggerisce: abbiamo, infatti, alcuni personaggi animati dalla purezza dei sentimenti, altri invece dalla cattiveria e, a far da cornice al tutto, la casa stregata che cela un terribile segreto e uno storico mercato che è fornace di molte ispirazioni. In questo caso la nebbiosa campagna inglese ha ceduto il posto a suggestivi panorami, ricchi borghi e contrade, boschi e prati, ruscelli e acqua cristallina; questo permette al lettore di assaporare quel brivido che coglie quando si entra in un luogo in penombra e assolutamente poco rassicurante.
    Non amo addentrarmi nella trama, la prefazione è di per sé esaustiva e non lo trovo corretto perché rischierei di rovinare le continue sorprese che l'Autore ha preparato per il lettore. Posso solo dire che la lettura è godibilissima e terrà l'attenzione incollata alle pagine del libro, sino a giungere all'atteso finale che "dovrebbe" essere sede di tutti i chiarimenti e risoluzione di tutti gli elementi che contribuiscono alla trama del romanzo, ma vi ho detto che le sorprese si susseguono...
    Tessaro dimostra di avere un buon talento narrativo e abilmente costruisce un romanzo affollato di personaggi ed elementi che trovano tutti una loro collocazione e peso nell'economia del romanzo, cosa che non è sempre così semplice, ma qui è svolta in modo che oserei definire egregio. Sono presenti anche situazioni che hanno un gusto sentimentale ed intimista, che non sfigurano nel contesto del misterioso e del soprannaturale, ma lo completano e lo rendono caro e comprensibile al lettore.
    Questo romanzo saprà far rabbrividire, commuovere e stupire, con un linguaggio ed una narrazione solidi ed efficaci, condotti con mano sicura e capace.
    Un ottimo libro che farà anche incuriosire sui luoghi in cui si svolge la vicenda.
    Un'ultima considerazione personale: sarà un caso ma, al termine della lettura, risuonava nella mia mente l'aria "La calunnia è un venticello", tratta da "Il barbiere di Siviglia", in cui don Basilio con una splendida voce da basso intona:
    "La calunnia è un venticello
    Ma in un lampo diventa una tempesta
    E produce un'esplosione come un colpo di cannone
    Un terremoto che fa tremare
    Un tumulto generale
    Che fa l'aria rimbombar
    E il meschino calunniato, avvilito, calpestato
    Sotto il pubblico flagello va a crepar."

    (Luisa Debenedetti)

    Citazioni da questo libro:
    Entrare nelle stanze dimenticate dei ricordi è come rinascere, nomen omen… anche se le mie le ho ritrovate popolate da cadaveri e fantasmi.

    Ogni angolo di quella valle, almeno per quanto ne avevo visto fino a quel momento, dava l'impressione di essere stato strappato alla foresta, un tempo selvaggia e pericolosa, a fatica. Ma il bosco restava comunque in agguato, pronto a riprendersi ciò che gli era stato tolto.

    Mosse dall'invidia, le persone odiano ciò che vorrebbero e tentano di distruggere negli altri ciò che non possono essere.

    In ogni epoca e civiltà c'è chi si contrappone alle regole imposte dal consorzio umano: tutte le società hanno generato codici e trasgressori.

    Dello stesso autore:
    Sette apprendisti per la Torre di ghiaccio



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