Genere: Mistery

Trama:
Al civico 11 di India Crescent la vita ha da anni ceduto alle tenebre. Per ordine del proprietario, la casa è stata sigillata e resa inaccessibile. Così non un raggio di sole è filtrato dentro le sue finestre, per migliaia di giorni. Non un fiammifero ne ha illuminato le stanze, per migliaia di notti. Solo poche persone ricordano gli eventi all'origine di una così drastica disposizione. Una storia di amore maledetto. Una storia di morte. E ora che la casa sta per essere riaperta, la giovane e impressionabile Elizabeth, la cui camera da letto al numero 10 confina con quel tetro ambiente deserto, ha paura. Se è davvero tutto vuoto e disabitato, di là dal muro, da dove provengono gli strani rumori che sente? Scricchiolii. Passi. Tonfi improvvisi. E il buio incombente che preme contro la parete sembra pronto a ghermirla per trascinarla via. Forse solo fantasie, ormai divenute un'ossessione. O forse no.

Recensione:
Scritto negli anni trenta del 1900 e tradotto per la prima volta in italiano nel 2018 per i Gialli Mondadori, "La casa dell'oscurità" è un magistrale mistery basato tutto sulla suspense.
Ineccepibile e molto elegante, il linguaggio usato dall'autrice è un fiume scorrevole che delinea i personaggi nella complessità e nell'individualità dei rispettivi caratteri, ma raggiunge il suo apice nella descrizione dei luoghi, delle strade nebbiose, dei parchi che da ameni luoghi di svago e di ritrovo, si trasformano in minacciose lande, con alberi spettrali e oscuri sentieri dove si annidano delittuosi crimini. Perfetto è l'uso dei rumori per creare minaccia e tensione: passi concitati sulle scale immerse nel buio, porte che sbattono, sacchi di carbone che mutano di posizione, struscii e fruscii dalle molteplici interpretazioni. La fantasia dei personaggi galoppa e, all'unisono con la loro, anche quella delle lettore vede pericoli racchiusi in ogni stanza e segreti in ogni conversazione ascoltata.
La presenza nella via di quella casa chiusa da tempo, dalle finestre sbarrate, che ha visto un amore impossibile finire tragicamente, calamita lo sguardo e l'attenzione. E' il buio che si accosta alla luce; è il mistero in un tranquillo quartiere borghese; è l'eccitazione dell'ignoto e il brivido di paura che fa tremare, ma è così delizioso sentire. E' una semplice casa, ormai sicuramente polverosa, sporca, regno di muffa e umidità, eppure nel romanzo assurge al ruolo di personaggio, di più di protagonista. E' un immobile, eppure sembra di sentirla trattenere il respiro, in attesa di essere aperta e poter svelare i suoi mille segreti.
Tutte le figure che man mano andiamo a conoscere sembrano tenere nascosto un lato di loro, una parte della propria vita. C'è un bambino che tesse trame intento in compiti stravaganti quanto pericolosi; c'è una donna che vuole vendetta; ci sono uomini preoccupati e documenti che devono essere recuperati a ogni costo. Quando poi nella via iniziano a morire delle donne, la minaccia diviene reale. Non si capisce di chi ci si può fidare. Telefonate misteriose, menzogne, travestimenti. Tutti sembrano un po' folli, lucidi e al contempo malati di nervi. Dov'è la verità in questo minestrone di sentimenti ed azioni? Il finale è coinvolgente, teso, incolla alle pagine e conduce verso una verità spaventosa, perché rivela senza pietà e senza redenzione, l'inutilità di certe azioni. L'essere umano è un animale istintivo. Si muove per appagare le sue passioni e, se si sente minacciato, attacca implacabile.
"La casa dell'oscurità" è chiusa da tempo, da anni nessuno più si aggira per le sue stanze, eppure...
Tenete la luce accesa e armatevi di coraggio: con questo giallo la tensione è servita!
(Tatiana Vanini)

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