Genere: Manuali

Trama:
Negli ultimi ventotto anni ho fatto prevalentemente la mamma. Ho cercato di correggere gli strascichi degli errori che i miei genitori avevano fatto con me e ho fatto del mio meglio nel dare le giuste attenzioni ai miei figli. Per migliorarmi in questo delicato, ma importante, compito ho cercato consigli pratici nei numerosissimi libri che ho letto. E' stato un percorso ricco di emozioni, sfide e soddisfazioni. Ho cercato di sintetizzare in questo libro i consigli più importanti per aiutare non solo i miei figli ma anche altri giovani in procinto di diventare genitori e che lo sono già.

Recensione:
Approcciandosi a questo libro ci sono due cose che colpiscono inizialmente: l'immagine di copertina e il titolo.
Attraverso l'immagine vediamo una madre che parla al figlio; nelle sue parole possiamo immaginare un infinito fatto di amore, ascolto, accoglienza, insegnamenti, esperienze che vengono passate in un linguaggio adatto alle tappe di sviluppo del cucciolo che si sta crescendo.
Dal titolo, invece, possiamo immaginare che la lettura sarà un racconto intimo e generoso di una donna, di una madre, che racconta ai propri ragazzi la sua esperienza di genitore, scrivendo magari quelle cose che mai aveva detto, trovando un nuovo canale attraverso il quale raggiungere quei bambini ormai cresciuti e con loro altre madri e altri figli.
In realtà “Lettera ai miei figli sulla genitorialità” è un vero e proprio manuale che esplora molti aspetti del ruolo di genitore. Diviso in parti dove in prima battuta si trova la suddivisione dei capitoli, da lì espone in maniera logica e graduale ciò che l'autrice ha appreso da altri testi sull'argomento, rafforzata dalle tre maternità che fanno di lei una persona che parla a ragione, a fronte di esperienze dirette.
La scrittura è estremamente corretta e, anche se le parole scorrono con ordine e un discreto ritmo, il tono che permea i paragrafi è distaccato, meccanico, si riscontra una certa freddezza. In molti punti gli argomenti sono espressi in modo così cattedratico che pare un copia e incolla da altri libri sull'argomento. Anche nelle parti dove vengono esposti i ricordi di determinate esperienze, per approfondire un argomento, segnalare un problema al quale far seguire strategie di risoluzione, non si riesce ad entrare in empatia con l'autrice. Appare una madre di irraggiungibile efficienza e perfezione, un riflesso che potrebbe spaventare e far sentire profondamente inadeguate donne che ancora non sono madri o stanno per diventarlo, oppure, d'altro canto, far sorgere sorrisi dubitativi sul volto di chi l'argomento lo conosce perché lo vive ogni giorno.
Certe opinioni che troviamo in questo scritto sono assolutamente condivisibili, vi si trovano anche ottimi consigli, comportamenti che sarebbe magnifico adottare nella vita di tutti i giorni in generale, e nel rapporto coi nostri ragazzi in particolare. Che chi scrive sia preparata e appassionata dell'argomento è fuori da ogni dubbio, tuttavia determinate affermazioni posso risultare fastidiose, tipo la proposta di fare a tutti un corso sulla genitorialità promosso dallo stato; vogliamo forse arrivare a dare un patentino di approvazione in base al quale venga decretato chi può avere figli e chi no? Solo chi, prima di una gravidanza, studia l'argomento su decine di libri e attraverso mille confronti sarà un buon genitore, con figli felici, belli, educati, che saranno adulti responsabili e realizzati? Chi, al contrario, non segue questa strada crescerà dei criminali?
"Lettera sulla genitorialità" è un manuale con un suo valore, se cercate consigli e volete avere un'idea sull'argomento, qui troverete molte pagine utili: c'è sicuramente qualcosa da imparare e comportamenti da imitare.
Consiglio comunque di tenere bene a mente che nessuno possiede tutte le risposte, mantenete attivo il vostro senso critico e lasciate che il cuore e la mente agiscano in concerto, seguendo il vostro personale istinto alla genitorialità.
(Tatiana Vanini)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Siamo anche su Facebook
iscriviti al nostro gruppo.