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L'amico degli ultimi
di Rossella Bianchi

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    Casa Editrice: Imprimatur - 107 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Biografie

    Trama:
    Don Andrea Gallo, il prete dagli ideali pacifisti e comunisti, ha trascorso tutta la sua vita al fianco degli esclusi, in ascolto delle loro necessità senza pregiudizi e senza riserve. Drogati, prostitute, derelitti, per tutti la porta della Comunità di San Benedetto al Porto, a Genova, era sempre aperta. Negli ultimi anni aveva abbracciato la causa delle transessuali di via del Campo evitando che venissero cacciate dai loro bassi, e con il suo aiuto è stata fondata l'associazione Princesa, per la tutela dei diritti dei transgender. Da questo dedalo di carrugi, sospeso all'interno del sestiere di Prè, a cinque anni di distanza dalla sua morte le abitanti del ghetto, le princesas, ci raccontano il loro "Gallo", quel prete da marciapiede che oggi sarebbe felice di essere ricordato dalle voci di quelli che spesso vengono definiti gli ultimi. Quelli che un giorno saranno i primi, vero Don?

    Recensione:
    "L'amico degli ultimi - Don Gallo visto dalle Princesas" di Rossella Bianchi è la testimonianza di chi ha vissuto sulla propria pelle il dolore per la discriminazione di genere, lo sfruttamento e il disprezzo della società cosiddetta "per bene". E inaspettata arriva la comprensione, l'aiuto e l'amore di Andrea, un prete di cui si è detto di tutto nel bene e nel male. Un prete "prete", anarchico, discusso, amatissimo, che alti prelati hanno definito eretico, che ha sempre viaggiato in direzione ostinata e contraria e che nonostante i molti meriti è rimasto orgogliosamente un prete semplice, che sgranava il rosario laico dell'amico Fabrizio De André, che raccoglieva le storie di bassifondi e vicoli che tanto somigliano a quelle delle Scritture, che cercava l'efficacia storica del messaggio evangelico e impastava mani e cuore nelle realtà più dolorose, lavorando senza risparmiarsi affinché questa terra diventasse cielo.
    La sua cattedrale era la strada, i suoi insegnanti prostitute, barboni, tossici, tutte quelle vite perdute che sono le "anime salve", spiriti solitari.
    Princesa è il titolo di una canzone di De Andrè tratta da un romanzo di Maurizio Iannelli e Fernanda Farias, giovane contadina nata in un corpo maschile. Don Gallo fonderà, per la difesa e la promozione dei diritti sociali e soprattutto personali dei transgender, l'associazione Princesa, di cui l'autrice è la presidentessa e di cui ne sarà il primo associato.
    C'è tanta commozione, riconoscenza e affetto nei ricordi di Rossella, espressi con estrema semplicità attraverso aneddoti di vita vissuta e che si trasmettono anche al lettore, soprattutto se, al di là del pensiero politico, condivide senso di vicinanza per gli ultimi, per i tossici, per le prostitute, per i carcerati, per gli alcolizzati, per gli zingari, per i ladruncoli, per gli immigrati.
    Una cosa che ha insegnato Don Gallo è stata quella di essere simile a lui in quello che faceva, lasciando perdere quello che diceva: davvero originale rispetto alla storica tradizione degli uomini di Chiesa!
    Rossella racconta che li avvicinava da prete, con la buona novella in mano, sempre attento ad ascoltarli e a considerarli, prima di ogni altra cosa, persone che non abbandonò mai fino all'ultimo perché non smettessero di lottare per loro stessi.
    E tutto ciò, personalmente mi fa immensamente piacere, soprattutto in un periodo di fame in cui, per il penultimo della scala sociale, è facilissimo prendersela con l'ultimo, con il negro o il trans di turno. Ecco, in questo senso c'è un gran bisogno di Andrea Gallo e di gente come lui, giusto per controbilanciare il razzismo imperante dell'uomo comune a cominciare dal sesso, che non deve essere un'arma del potere per sfruttare e discriminare, complici la Chiesa e questa politica, ma una spinta a essere se stessi e a stare bene con l'altro. Prima viene l'etica, poi la fede, dice don Gallo. Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno. Allora il disagio di chi non è omologato, degli ultimi e dei diversi non sarà più un problema di ordine pubblico, piuttosto un'occasione di confronto, una questione sociale e umana che riguarda tutti. La forza "eversiva" del Vangelo predicato dal Gallo è in un'idea di cittadinanza ricostruita a partire dall'incontro con gli altri, in pace, per un cammino veramente liberatorio a fianco dei più oppressi.
    "C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame" F. De Andrè
    (Luisa Debenedetti)



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