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Tempo di libri 2018




Milano, 10 marzo 2018, una giornata piovosa e umida, ma in un posto c'è il sole della gioia e della curiosità. Di che posto si tratta? Della fiera dell'editoria Tempo di Libri!
Io e Renato arriviamo nel primo pomeriggio all'ingresso indicato sul nostro pass, il gate 5 Teodorico. C'è un piccola fila davanti a noi, dove le guardie giurate controllano le persone col metal detector, indice della serenità dei nostri tempi.
La prima emozione è stata qui, dove i visitatori vengono indirizzati ad un altro ingresso, perché questo è dedicato solo a chi ha l'accesso stampa, e noi lo abbiamo eccome!

Tempo di libri 2018

Su per una scala ed eccomi all'ingresso, pronta per aggirarmi tra gli stand delle varie case editrici.

Tempo di libri 2018

La vista dall'alto del blocco 3 della manifestazione è una gioia per gli occhi... una gioia per chi ama i libri, benvenuti nel paese dei balocchi della carta, delle storie scritte, delle pagine da toccare e annusare. Mi sento un po' Gollum quando dice "Il mio tesssoro!"

Tempo di libri 2018

C'è tanta gente e le case editrici note si vedono nei loro grandi spazi. Mondadori, Newton Compton, Giunti, con i loro commessi pronti a scortare i visitatori attraverso le pile dei loro libri, con le ultime uscite e i romanzi di maggior successo. Un'esposizione che dà alla testa per la varietà a disposizione, ma noi avevamo un compito, una meta precisa, pronti a tutto per giungere alla nostra destinazione e magari portare a casa qualche intervista interessante... lo stand della Fratelli Frilli Editori.
E all'improvviso, come un faro nella notte, una luce gialla, calda, luminosa e avvolgente si fa strada tra la calca. Siamo arrivati!

Tempo di libri 2018

Tantissimi i libri che si trovano esposti, ed è incredibile toccare con mano quanti autori italiani si dedichino al genere noir, qui espresso con tutta la sua varietà.
Mi guardo intorno e i miei occhi si incrociano con quelli di una bella donna dietro il banco, un sorriso reciproco. Ho capito chi è, così mi lancio: "Ciao, sono Tatiana!"
Un lampo di riconoscimento le attraversa lo sguardo, il sorriso si fa più caloroso: "Ciao, ben arrivata!". E' Paola Varalli la bravissima scrittrice di Incroci Obbligati, il noir di cui ho curato la recensione qualche settimana fa.
E che potevo fare secondo voi a questo punto? Ma chiederle un autografo sulla mia copia del libro, ovviamente!

Tempo di libri 2018

Gentilmente mi concede qualche minuto fuori dallo stand per un'intervista, così ci troviamo un angolo di relativa tranquillità per scambiare quattro chiacchiere

Tempo di libri 2018

Semplice, immediata, simpatica, ci si trova bene in sua compagnia, e l'intervista diventa uno scambio di domande e risposte tra amiche.
D: Paola, le tue protagoniste Mirella e Anita, sono due donne che generano istintiva simpatia nel lettore, c'è un po' di te in una di loro?
R: In effetti sì, Anita è quella che mi rappresenta. Non sono una restauratrice faccio l'architetto, ma il suo carattere, la sua gergalità, il suo essere sono i miei. Il mondo di Anita fatto di mobili da restaurare mi piace molto anche se non mi appartiene. Per Mirella invece mi sono ispirata ad una mia amica architetto, che un giorno era particolarmente arrabbiata con alcuni geometri del comune e così... ecco arriva il mio noir dove il morto chi è? Un geometra del comune!
D: Quanto è stato importante ambientare il tuo romanzo nei tuoi luoghi di appartenenza?
R: Molto. I miei studi non sono stati letterari, ma ho seguito alcuni corsi di scrittura creativa, e la prima cosa che mi hanno insegnato è stato di dare importanza e di scrivere di quello che si conosce. D'altronde la mia scrittura mi rappresenta molto, non ci sono scene eccessivamente violente piene di sangue, non c'è un linguaggio volgare. Nel romanzo c'è la nascita di un amore, ma non ci sono scene di sesso. Sono io.
D: Questo è innegabile, infatti la tua scrittura è sobria con una sua particolare eleganza, che nulla toglie all'interesse nel caso da risolvere. Fa parte di te anche la passione per l'enigmistica?
R: Si, certo. Infatti con mio padre ci divertivamo proprio a fare gli incroci obbligati, dai quali prende il nome il romanzo.
D: E non sono affatto facili da risolvere!
R: No! Infatti nel libro scrivo che sono per solutori esperti, vantandomi così un pochino!
D: Come sei arrivata da Frilli?
R: Per caso! Il libro lo avevo scritto e aveva vinto un concorso nel 2005. Da questo concorso non era nato un vero progetto letterario, erano state stampate alcune copie che circolarono in un circuito chiuso, insomma non vendibile. Così il romanzo era rimasto lì, in un cassetto. Poi un giorno cercando dei libri di un'autrice che mi piace molto, Maria Masella, della quale avevo letto dei romanzi sparsi, e avevo la voglia di cercare tutti i titoli per seguire il filo logico della storia, sono capitata sul sito della Frilli, la sua casa editrice, e in un angolino ho visto la scritta: Hai scritto un libro? Inviaci la sinossi, la valuteremo. Così ho fatto e nonostante mi avessero detto che ci sarebbe voluto del tempo per avere una risposta, perché erano piuttosto impegnati, dopo 15 giorni mi hanno chiesto il libro completo, e dopo altri 15 giorni mi hanno detto che gli piaceva e che volevano pubblicarlo. Ecco è successo questo!
D: Una storia davvero particolare! E dimmi stai scrivendo un secondo libro?
R: In effetti sì, e avrà come protagoniste le stesse Anita e Mirella, perché a Frilli piacciono le serie.
D: Puoi anticiparci qualcosina?
R: Ha come titolo provvisorio L'antiquario del Garignano, ma probabilmente Frilli me lo cambierà! Inizia nella stazione di Certosa con Anita che aspetta il treno. Di fronte a lei, dall'altra parte dei binari, c'è un uomo che attira la sua attenzione, sembra febbricitante e quasi volerle chiedere aiuto. Quest'uomo lascia un'agendina su una panchina e si allontana. Anita raggiunge la panchina, trova l'agenda e la prende, sicura che l'uomo volesse fargliela avere e... basta non dico altro!
D: No! Mi avevi già presa, sarà sicuramente un libro intrigante!




Il nostro scambio di battute si chiude qui, lei deve tornare a firmare le copie del suo romanzo. E' stato bello parlare con Paola, e poi ho raccolto una piccola e preziosa anteprima!
Ma la missione non è ancora finita, voglio fare qualche domanda anche a Carlo Frilli.
Aspetto che finisce di parlare con alcune persone e poi gli domando se mi concede un po' di tempo. Carlo è gentile e disponibile e si presta volentieri a rispondere alle mie domande, darci del tu è spontaneo ed immediato e l'intervista comincia.

Tempo di libri 2018

D: Come vedi il mondo dell'editoria oggi, tra cartaceo e digitale. Credi che il nuovo formato abbia tolto qualcosa al mercato?
R: In effetti direi di no. Il digitale di questi tempi è la normale evoluzione del libro, l'ingresso nel tempo di oggi. Comunque sul piano economico non ha tolto nulla, anzi semmai ha aggiunto. Il lettore di vecchia data, classico, è rimasto e a lui si è unito il nuovo lettore, quello che si approccia ai libri per la prima volta e molto spesso preferisce l'ebook. Quindi c'è stata una aggiunta, non una perdita.
D: Come ti trovi con i tuoi autori e loro come si trovano con te?
R: C'è un bel rapporto con gli autori che rappresento, certo con alcuni si forma un legame più stretto, con altri meno, ma in sostanza esiste una bella sintonia, una corrispondenza che ci fa essere come una grande famiglia. Un rapporto che si è consolidato soprattutto con l'uscita della prima antologia, alla quale hanno partecipato diversi autori. Un'esperienza molto positiva che ripeteremo con l'uscita della seconda antologia.
D: Quali sono le tue speranze per il futuro?
R: Le speranze sono tante! Principalmente che il numero dei lettori aumenti, non solo per la mia casa editrice, intendo proprio che aumentino i lettori in Italia. E' un po' triste vedere che nelle classifiche che indicano la gente che legge, la nostra nazione si trovi agli ultimi posti, non è un dato incoraggiante!
D: In effetti non ci facciamo una grande figura. Dimmi un po', pensi un domani di allargare i genere proposti? Hai qualche novità da anticiparci?
R: Posso dirti che uscirà una collana di gialli per ragazzi, scritti dai nostri autori. Saranno libri creati sullo stile che io chiamo Scooby Doo, tra giallo e avventura, dove ad indagare saranno un gruppo di ragazzi che si troveranno ad avere a che fare con mostri, creature che nella realtà non esistono e che poi alla fine si tolgono la maschera e si rivelano esseri umani.
I primi autori a collaborare saranno Ballacchino, Valle, Veroni, Cambiaso e Casazzi.
La prima uscita sarà di Ballacchino con il titolo I gemelli Mistero, e ci saranno gli zombie, che ovviamente non esistono, con una copertina a tema, molto accattivante proprio per il pubblico dei giovani lettori.
Questo è un primo progetto e poi magari avere tra gli autori anche scrittori stranieri... insomma tante cose!

Anche il tempo con Carlo si esaurisce, non posso monopolizzare la sua attenzione, oggi c'è giustamente più gente in visita e le cose da seguire sono molte.
Ho trovato tanta cortesia e disponibilità, ho ottenuto delle notizie inedite e mi sono divertita moltissimo, mentre Renato prendeva gli scatti per corredare questo resoconto.
Spero lo abbiate gradito e che anche voi siate andati numerosi a Tempo di libri, un piccolo grande paradiso per tutti i lettori!
Tatiana Vanini



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