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Ninni, mio padre
di Roberto Sapienza

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    Casa Editrice: Youcanprint - 226 pagine
    Disponibile in formato ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    In una serata di novembre, Roberto è davanti al computer, cercando di iniziare a scrivere un libro su suo padre Carmelo, deceduto vent'anni prima. Improvvisamente, sotto forma di un'entità incorporea, il padre gli si palesa con l'intento di mostrargli il proprio passato nei minimi dettagli: dall'infanzia, segnata da una tragedia familiare, dai successi e delusioni nello studio, in politica e in famiglia, fino al termine della sua vita, a causa di un male incurabile. Da quelle immagini, tra Roberto e suo padre, nasce un confronto dialettico segnato da forti emozioni e da animati contrasti che rivelano visioni discordi e sedimentate incomprensioni. Dopo il serrato dialogo che li coinvolge fino all'alba, Carmelo tornerà nella sua dimensione con una maggior consapevolezza riguardo alle conseguenze dei suoi atteggiamenti nella vita terrena? E Roberto, dopo quell'intensa e straordinaria chiacchierata notturna, riuscirà a scrivere quel libro su suo padre?

    Commento:
    L'autore descrive il protagonista in modo contrastante, a volte addirittura contraddittorio e controverso.
    "Carmelo è un avvocato." dice Roberto Sapienza descrivendo il padre "Carmelo è una persona complessa. Carmelo è un giurista non apprezzato completamente."
    Lo definisce un uomo e non un padre, forse perché non è mai riuscito a comprenderlo fino in fondo. Allora tenta di colmare queste lacune scegliendo di fare ricerche accurate sulla sua vita per poi scriverne un libro.
    Testo particolarmente fluido, ma intenso in molti tratti, quasi a voler evidenziare la necessità di narrare un argomento difficile quale è quello della rassegnazione e accettazione dei propri sentimenti e della propria vita.
    Scritto in un lessico eccellente ed impeccabile, persino nella descrizione di aspetti e caratteristiche della Sicilia, come i cannoli o la raviola (cannoli con la ricotta), o la pasta cu niuri di sicci (pasta col nero di seppia), o quella coi masculini (grandi alici) o delle sarde a beccafico, c'è un perfetto rispetto della lingua italiana.
    Il genere rammenta l'opera di Charles Dickens "Canto di Natale".
    Ci troviamo davanti ad un metaromanzo, una narrazione nella narrazione, in cui si racconta di politica, amori, disagi e incomprensioni, di dolorose perdite e sogni infranti.
    Un libro complesso questo di Roberto Sapienza, che va letto con calma, assaporato e gustato come fosse un arancina cu ragu, dove tornare indietro per recuperare una frase o una descrizione che ne esalta la bellezza, non può essere considerato un reato.
    Un libro che parla della "seconda possibilità", di risolvere dissapori e conflitti attraverso dialoghi sinceri seppur vivaci.
    Il suo alternarsi tra presente e passato, tra biografia e narrazione, tra riflessione e descrizione, lo rendono un romanzo gradevole e interessante nel suo genere.
    (Paola Di Berti)



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