Genere: Romanzo gotico

Trama:
Uno studente finisce nelle mani di uomini mascherati, torturatori senza pietà nè umanità. Come si comporterà lo studente nell'inferno? Frammenti del suo diario vengono intermezzati da racconti riportati dal narratore. Amore, amiciza, morte e speranza sono coprotagonisti in questa opera.

Recensione:
Requiem ed encomio è un breve libricino che si legge in una mezz'ora.
Inizialmente diviso in due parti: un angoscioso e brutale presente alternato a frammenti di diario che ci raccontano l'antefatto, fino a ricongiungersi con l'inizio e, da lì, giungere alla fine.
Una scrittura ben costruita e scorrevole ci offre una visione della perversione, su quella malvagità fine a se stessa che solo l'essere umano può concepire ed attuare.
L'uomo è capace di raggiungere grandi altezze e infinite bassezze, e in questo scritto il protagonista Orfeo ci trascina nell'inferno del dolore immotivato, inferto per sadico divertimento. Orfeo, nonostante le torture, ci racconta la sua triste storia, iniziata inseguendo un amore e conclusa come mai nessuno avrebbe potuto immaginare. La sua situazione gli permette di fare alcuni ragionamenti sull'amicizia, sull'essere uomo, che si divide assumendo la forma di dio terribile, se si è tra i pochi eletti, i potenti, e in vittima succube e quasi connivente con il suo aguzzino, se si è una persona normale.
L'ultimo pensiero è per l'amore, visto come salvezza e paradiso, che lascia un dubbio sulla fine del protagonista: avrà trovato la morte o si sarà salvato?
Un piccolo noir filosofico, intenso e ben scritto che condanna l'uomo all'inferno della sua stessa malvagità.
Il riscatto è possibile? Leggetelo e fatevi la vostra personale idea.
(Tatiana Vanini)

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