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Genere: Narrativa

Trama:
Ogni tanto rileggo quanto scritto, come ho appena fatto. Mi rendo conto che gestisco male il tempo, che salto senza preavviso, e che forse quello che vorrei comunicare si confonde da qualche parte sulla linea degli anni e dei minuti che passano. E' che non posso fare altro, sono prigioniero di punti specifici ancorati al passato, e che sfiorano appena il presente. E i punti si collegano nei ricordi che ho senza un filo predefinito, rumori che richiamano frasi, parole che descrivono colori, profumi che disegnano immagini, senza che il tempo reale che ci siamo inventati noi umani riesca a contenere questa collezione di significati.
[...] Succede che la luce del Nord è questa: d'estate, abbondante per quasi ventiquattrore, mentre è scarsa d'inverno. Tutto ciò rappresenta un'ovvietà per chi vive qui, per chi ci viene spesso, per chi capisce anche solo un po' come funziona l'orbita della Terra intorno al Sole, e per qualche altro manipolo di esseri insensibili. Per quanto mi riguarda, questa luce continua a sorprendermi, la trovo bella, confortante, pervade le cose con un'insistenza dolce, illumina, ma non disturba, svela, ma non scopre mai del tutto.

Commento:
"Stupendo" è il primo aggettivo che mi viene in mente per commentare questo libro. Poetico, ricco di vita e colori, con uno stile di scrittura semplice e diretto che parla direttamente al cuore, nonostante si tratti di un romanzo molto introspettivo, cosa che spesso fa vivere "dall'esterno" ciò che l'autore racconta. Sfogliando queste pagine, intense e a tratti commoventi, viene da chiedersi quanta parte sia autobiografica; la narrazione spesso rievocativa ne fa, infatti, una sorta di diario di viaggio in due direzioni: il primo in una Russia tutta da scoprire, l'altro all'interno di sé.
Lungo le pagine del romanzo, conosciamo un Paese ed i suoi abitanti, il suo clima, la sua storia, la vodka e la birra, le debolezze ed i punti di forza che accompagnano il protagonista in un viaggio alla riscoperta (ma forse sarebbe meglio dire alla scoperta) di se stesso, per capire e per capirsi, rispecchiandosi negli occhi di chi incontra.
L'amore, l'amicizia, le incomprensioni, la paura di crescere, la presa di coscienza degli errori commessi ma, soprattutto, il tentativo di vivere tutto ciò che la vita offre, di vivere sempre al massimo senza farsi limitare da niente e da nessuno... ma si può davvero vivere un'intera vita così o si finisce per ferire chi ci sta accanto e perdere di vista le cose davvero importanti? Per quanto tempo si può andare avanti così, senza sentire infine il bisogno di fermarsi e affrontare le proprie paure, scegliendo qualcosa con consapevolezza e vivendola fino in fondo? Nel fondersi delle anime io scelgo l'estasi; e nei momenti di lucidità sono consapevole che quello che scelgo alla fine farà male. Eppure lo scelgo comunque. Addirittura lo cerco, mi apro a esso, perchè il mescolarsi delle anime mi ha reso più completa. (pag. 124).
Davvero bello e intenso, è necessario leggerlo per coglierne in pieno il significato e la profondità. Quel che resta alla fine, è un senso di nostalgia, di mancanza, che anche a distanza di tempo fa ripensare con dolcezza alle emozioni che il romanzo ha suscitato.
(Maria Guidi)



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