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MEGLIO PER TUTTI DARE LA COLPA A ME
di Domenico Cosentino


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  • Genere: Poesia

    Trama:
    "...La sua poesia è incazzata (come lui stesso dice), e la sua contaminazione musicale e letteraria, lo porta a scrivere dei versi che hanno come compagni il blues, la malinconia, i suicidi fisici e non, le bevute senza senso, gli amori che si aggrappano agli umori del quotidiano per andare avanti e continuare. I versi gli trapassano il cuore e la mente, se fosse pittore userebbe certamente i colori forti, maledetti per poter esprimere il suo disgusto, la sua amarezza, il suo rifiuto a questo mondo ipocrita e consumistico..." (dalla prefazione di Michele Papparella, libraio)

    Commento:
    Valutare una poesia è sempre una cosa molto difficile perché, a livello emozionale, si presenta diversa da un romanzo e ci si aspetta un maggiore coinvolgimento. Con riferimento a questa raccolta, la prima cosa che mi viene da dire è che la sconsiglierei totalmente agli amanti della poesia "classica", trattandosi non solo di poesia in prosa, senza regole, spesso senza titolo, senza maiuscole, senza rime, ma essendo presenti anche componimenti piuttosto volgari. Più che poesia, sembra una raccolta di pensieri sparsi dell'autore, dei mini-racconti racchiusi in poche righe che, in un modo diretto e senza inutili giri di parole, colpiscono come un pugno allo stomaco!
    Con le sue pagine, l'autore napoletano sembra voler provocare la reazione del lettore e trasmette, con un realismo impressionante, la rabbia e il dolore per una realtà ogni giorno più dura da vivere, il senso di vuoto del sesso fine a se stesso, ma anche l'amore, il dolore per la perdita di un caro amico, la tenerezza verso i nonni, l'assurdità e il decadimento della città a causa del problema rifiuti, la necessità di sopravvivere al meglio con pochi euro in tasca e altro ancora, tutte le emozioni che quotidianamente la realtà ci costringe a subire.
    L'intensità che trasuda dalle sue parole è dettata dall'esperienza diretta di ciò che scrive e, forse per questo, l'amarezza e il dolore arrivano direttamente al cuore di chi legge. La poesia "Numeri" dedicata al nonno, commuove davvero, quelle d'amore sono dolci ed intense, "Io sono" è introspettiva, quella senza titolo dedicata all'amico è triste.... molte altre purtroppo sono eccessivamente volgari! Capisco il voler essere diretti e reali ad ogni costo, capisco anche la necessità di parlare di sesso in quanto facente parte della vita e delle esperienze di ciascuno ma... certi passi li ho trovati davvero fastidiosi, con una volgarità eccessiva e forse gratuita.
    Nel complesso, si passa da poesie molto belle ad altre che proprio non lo sono, a quelle che lasciano nel lettore una certa perplessità ma, qualunque sia il sentimento che provoca questa raccolta, di certo non è l'indifferenza. Avrebbe meritato 4 stelline, se non fosse per la volgarità e il numero di poesie sboccate presenti.
    (Maria Guidi)



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