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Genere: Narrativa

Trama:
"La neve non era mai stata di casa in città. Si vedeva arrivare di rado, inattesa e sgradita come un ospite che non si accoglie con piacere, si aspettava che passasse, sopportando i giorni più rigidi, e si sperava di dimenticarla presto. Il 1956 se lo ricordano ancora. Era così, a dire il vero, in tutta la regione. Al di là delle alte montagne fino a sud, dove si estende la pianura, la neve disegnava un profilo iridato e le querce millenarie fremevano al vento che fischiava fra balze scoscese di calcare e dirupi di granito. Ma quell'inverno la nevata venne giù con tutta l'ira di Dio".
Inizia sotto la tormenta il racconto del viaggio fisico, mnemonico ed emozionale di Josto. Un percorso faticoso, come può esserlo quello fatto calpestando la neve, con una meta importante: il ritrovamento di sé e la riappacificazione con il passato.La maschera sotto la neve è un romanzo di formazione e distruzione, la storia di una famiglia che ha preferito celare sotto la coltre bianca dell'oblio i ricordi più dolorosi e infamanti, riemersi però come un bucaneve non vinto dall'inverno.

Commento:
Ambientato in Sardegna all'epoca della nevicata del '56, tra Cagliari e Sassari, La maschera sotto la neve è una sorta di saga familiare che, in un'atmosfera cupa e spesso misteriosa, racconta la vita di Josto e della sua famiglia.
Frequenti sono i salti nel passato che, attraverso ricordi, ricostruzioni, addirittura un romanzo scritto dall'esplosiva mano di Gilla, sorella del protagonista, vanno a rievocare le vicende che hanno coinvolto i protagonisti: Josto stesso e sua sorella, la madre ed il padre, ma anche Marina, Batòre e tanti altri, tutti intimamente legati al nodo centrale intorno a cui la trama si evolve.
Unica eccezione, Domenicangela, moglie di Josto che non fa quindi parte di quell'oscuro passato; la donna è forse l'unica figura positiva del romanzo, incarna la normalità e, in un certo modo, la speranza in un futuro diverso.
Lo stile di Casula è elegante e semplice allo stesso tempo, e riesce nella non facile impresa di far coesistere, in modo coerente, personaggi pittoreschi con intonazione dialettale alle belle descrizioni delle due città, creando immagini di Cagliari e Sassari nitide e precise, quasi delle fotografie che immortalano scene della vita passata ma anche di quella attuale.
Interessanti e curati anche i passaggi introspettivi che si srotolano in modo fluido, avvicinando il lettore, un passo dopo l'altro, a scoprire una storia che nasconde, forse, troppi segreti. Tra amore e passioni a volte distruttive, tra odio e diffidenza, non sarà facile comprendere i drammi familiari, vissuti o solo pensati, che tornano alla luce mentre la neve copre ogni cosa e solo alla fine si riuscirà a scoprire chi è che, magari inconsciamente, indossava una maschera...
(Maria Guidi)



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