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Genere: Narrativa

Trama:
Jacob e Jurek, uno un sopravvissuto, l'altro un mistificatore. Una partita a dadi che ha come posta in gioco una nuova frontiera, forse l'unica possibile. Un nuovo genere narrativo e di Contro-Informazione sullo sfondo delle vicende degli ultimi 30 anni che tra giochi di potere e assalti alla diligenza delineano la caparbia ferocia delle multinazionali, signore incontrastate di un gioco di azzardo dove a vincere è sempre il banco.
Blu cavolfiore è la narrazione di un tentativo di far saltare il banco e il folletto Pwca ne è forse l'artefice. Pwca è il folletto designato che vi accompagnerà, in corsa, in fuga o più semplicemente in movimento nel romanzo. Pwca è anche colui che ha il compito assegnato da Shakespeare di chiudere l'opera "Sogno di una notte di mezza estate".
Ecco la richiesta conclusiva degli attori rivolti al loro pubblico: Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione.
Un piccolo inchino e Pwca sparisce nel fitto del bosco.

Commento:
Già conosciuta con Cronache binarie, attraverso cui la Prezioso faceva un ritratto quasi spietato della nostra società e dei suoi problemi e difetti, oggi l'autrice si ripresenta ai lettori con un nuovo libro che, pur seguendo quello stesso filone di denuncia sotto forma di romanzo, si presenta molto più duro - ed a tratti criptico - del precedente.
Blu cavolfiore presenta, infatti, un intreccio ricco di numerosi elementi, che si mescolano dando vita ad una storia che aleggia, costantemente, tra il reale e l'irreale. Una partita a dadi, uno strano folletto, un comune insegnante e uno strano mistificatore si alternano tra le pagine di questo libro e, attraverso voci ed eventi, affrontano, approfondiscono e cercano di sollevare il velo su tante, inquietanti, vicende che coinvolgono tutti noi ma vengono, molto spesso, passate sotto silenzio.
Dalla clonazione e gli organismi geneticamente modificati alle industrie farmaceutiche ed i loro test, i prodotti miracolosi e la ricerca; dall'asservimento dell'Europa nei confronti degli Stati Uniti allo sfruttamento - non solo a livello di manodopera - delle popolazioni più povere, la partita tra Jacob e Jurek vede lanciati sul tavolo questi (ed altri) spinosi argomenti, che contrappongono i due giocatori fino a che uno solo di loro sopravviverà.
L'ultima parte è quella più linerare, quella in cui l'unico sopravvissuto parla di sé raccontando la sua vita, di quella quotidianità fatta di piccole e grandi cose ed al contempo analizzando e descrivendo i luoghi dove vive, le abitudini presenti, la gente che vi abita e sempre, in modo più o meno palese, analizzandone scelte e comportamenti.
Blu cavolfiore è un libro strano, in cui fatti reali (approfonditi e documentati) vengono descritti con ironia e durezza, a volte esplicitamente, altre tra le righe, con immagini ed allegorie che rendono quasi giocoso l'insieme. Tutto ciò rende il romanzo particolarmente impegnativo, perché con una lettura superficiale si rischia di non cogliere i tanti messaggi che l'autrice vuol trasmettere né i tanti argomenti su cui vuole che il lettore rifletta e si interroghi.
(Maria Guidi)

Della stessa autrice:
Cronache binarie



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