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Genere: Narrativa

Trama:
Il mare si infrange furioso sulle frastagliate coste del Dorset. In alto, su una scogliera impervia, si erge una casa colonica con le mura imbiancate che brillano come un faro sotto la luce del sole. Clifftops. Il posto che una volta Dora chiamava casa. Da dietro le ampie finestre le sembra ancora di sentire risuonare le risa di sua sorella Cassie, il rumore delle loro corse di bambine gioiose. Adesso la natura ha ripreso il sopravvento e l'edera avvolge le antiche mura della magione dei Tide, in un viluppo di silenzio, polvere e segreti.
Dora è fuggita da tutto questo, schiacciata dal peso della colpa. Una colpa inafferrabile come il vento, ma che si è insinuata nelle fibre del suo essere in profondità. E non le fa dimenticare quella lunga e calda giornata d'estate di tanti anni prima. I giochi alla ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e quella piccola, fatale distrazione che ha distrutto un'intera famiglia. Da allora Cassie non le vuole più parlare e le due sorelle si sono allontanate irrimediabilmente. La sabbia e il vento non sono riusciti a disperdere il dolore, che è rimasto sepolto, come un cuore pulsante. Ma oggi Dora non può più fuggire, il soffio di una nuova vita respira dentro di lei e per amore del suo bambino deve ritrovare i pezzi perduti della sua vita.

Commento:
Una bella casa colonica, una misteriosa scogliera, le onde che si infrangono sugli scogli... un posto da sogno in cui vivere, ma che diviene improvvisamente un incubo, distruggendo la vita di un'intera famiglia.
Ecco allora che tre donne si ritrovano improvvisamente sole e lontane, non solo fisicamente ma soprattutto spiritualmente.
Rancori, odio, un continuo rinfacciarsi colpe l'un l'altra e rimorsi, tanti rimorsi che, indistintamente, colpiscono tutte e tre... perché ciascuna di loro ha qualcosa di cui vergognarsi, qualcosa per cui sentirsi in colpa e il perdono che si spera di ricevere dalle altre è, forse, quello meno importante.
Le bambine che cercavano conchiglie, opera d'esordio di questa autrice che ha ricevuto subito un'attenzione esagerata dai media, è un romanzo toccante e pieno di sentimenti che - a parte la traduzione del titolo che appare piuttosoto fantasiosa - scava nell'intimo, presentando tre donne alle prese con sentimenti troppo grandi perché si possano affrontare senza aiuto.
In effetti, se si considera tutto ciò che accade alle protagoniste, viene da chiedersi come mai nessuna ricorra, anche solo saltuariamente, a un aiuto esterno, uno psicologo o comunque una figura similare. Allo stesso modo, ci si chiede quanto sia realistico che, dopo tragedie così gravi e lunghi anni di silenzio, si arrivi a un finale (fin troppo) felice e un perdono così repentino.
A parte queste ingenuità nella trama però, il romanzo della Richell è di rara intensità, perché il suo scavare a fondo nell'animo di Dora, Cassie e della madre, quel continuo spostarsi avanti e indietro nel tempo a vedere e rivedere gli eventi con gli occhi di ognuna di loro, quel rivivere dolori ed emozioni, spiazza il lettore, portandolo con sé in un vortice di sentimenti contrastanti, che commuovono e coinvolgono profondamente.
Un romanzo davvero molto bello, da leggere.
(Maria Guidi)



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