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MITO VIVO.IT Libro di artantropomitologia scritto per riunire menti libere e artisti
di Gianni Soletta


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  • Genere: Arte

    Trama:
    "Potrei dimostrare non come gli uomini pensano nei miti, ma come i miti operano nelle menti degli uomini senza che loro siano informati di questo fatto". Questa frase di Claude Lévi-Strauss è la perfetta sintesi dell'analisi sviluppata in questo libro. Ma oltre a questa peculiarità del mito, qui viene tentata la riunione delle menti libere e degli artisti che, secondo l'autore, sono fra coloro in grado di contrastare il potere dei miti. Una chiamata a raccolta concreta, perché in appendice al volume ci sono proposte operative a cui è possibile partecipare, se ci si è convinti - leggendo il libro dell'importanza di esserci.

    Commento:
    Il mito è una costante culturale che accompagna l'uomo da quando si è riunito in gruppi sociali e, ad oggi, continua ad esercitare uno straordinario fascino, conservando intatto il suo potere.
    Il libro sviluppa soprattutto questo aspetto: Gianni Soletta, infatti, cerca di analizzare quali sono i meccanismi attraverso i quali il mito opera e a quali fenomeni ha dato vita, dandone inizialmente una definizione per poi addentrarsi in uno studio approfondito sul suo rapporto con la religione e l'arte.
    Quello che però ha cercato di fare l'autore va al di là di un semplice tentativo di comprendere i risvolti sociali nati come conseguenza al mito. Egli ha scavato più a fondo e ha capito che il mito ha la straordinaria capacità di creare e controllare le nostre certezze, condizionando il conformarsi delle epoche.
    Il problema è che stiamo diventando sempre più spettatori passivi, incapaci di fare esperienze dirette e succubi del mito, quelli che Anders definisce: "un numero infinito di eremiti di massa". Soletta afferma che soltanto gli artisti - di qualsiasi tipo - e le menti libere, sono capaci di opporsi al diventare eremiti di massa, perché hanno un'arma a disposizione: il linguaggio assoluto, cioè un modo di esprimere pensieri creativi che dimostra come essi siamo individui capaci e autonomi, liberi dai linguaggi accerchianti ed accecanti dei miti del nostro tempo.
    (Benedetta Gigli)



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