Genere: Narrativa

Trama:
La giovane insegnante precaria, Silvia Martini, è al suo primo incarico annuale nella Scuola "Edmondo De Amicis", collocata in un quartiere periferico e multietnico della città di Torino. Si ritrova a insegnare in una quarta primaria, una classe difficile da gestire che affronterà con i consigli dell'amica Mirella Sciascia, insegnante alle soglie della pensione.
Molteplici saranno le vicissitudini che gli alunni della classe (tra cui la disadattata Pamela, il bullo Alessandro, la viziata Nicoletta e i tanti alunni stranieri), ma a volte anche i colleghi, le faranno vivere, fino al concretizzarsi di un drammatico incidente.
Evento che la colpirà profondamente nell'animo, inducendola a sentirsi indirettamente responsabile e a riconsiderare il proprio operato, raccogliendo del materiale, sull'anno scolastico trascorso, in un dossier che poi porgerà al Procuratore (e quindi al lettore) che si occupa del caso, sia per fornire un aiuto alle indagini, ma soprattutto per vedere assolta la propria coscienza.

Commento:
Un libro che, a partire dal titolo ironico, rimanda idealmente al libro di De Amicis e che riesce a commuovere, esponendo con poche frasi un concetto e una realtà complessi, ma tristemente concreti.
Gli autori riescono, attraverso questo romanzo, a mescolare la dolcezza delle parole di bambini alla durezza di una società difficile.
Il racconto scorre bene e non annoia mai il lettore, grazie all'intervento dei diversi stili di scrittura che vengono raccolti come in un dossier: articoli di giornale, mail di corrispondenza e testi scolastici scritti dai bambini. Con questo stile il lettore è continuamente stimolato e mantiene viva la propria attenzione.
Sicuramente sarebbe stato di maggior impatto approfondire di più qualche passaggio in diversi capitoli (che vengono suddivisi come mesi dell'anno), ma anche così nulla viene tolto al messaggio che i Caprio vogliono lasciare: quelle raccontate, anche se in maniera non sempre esaustiva, sono storie di emarginazione alla quale i bambini si adattano come possono.
Il problema non è come mai i bambini di oggi siano così diversi da quelli di ieri, ma come possano insegnanti e genitori correggere, educare e controllare i loro atteggiamenti, come si possa intervenire su ciò che accade intorno a loro e che li trasforma, li plasma.
Nella vita di un bambino, la scuola è un pilastro fondamentale per la crescita, così come la famiglia, è necessario quindi far conoscere questo mondo in tutte le sue sfaccettature, belle o brutte che siano, nonostante non sia facile esporle pienamente, poichè sono tante ed articolate.
Libro da leggere, poiché lascia riflettere il lettore su una relatà che, forse, non ha mai considerato come tutt'ora presente e concreta.
(Jessica Franco)

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