Casa Editrice: Indipendente
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Poesia
Trama:
"Molti sono coloro che impartiscono lezioni. Io so solo di non sapere e perciò faccio continuamente ricerca attraverso la lettura".
Recensione: "Eclettica" di Concetta Violante, è una breve silloge dalla bella e variopinta copertina, che trasmette come la vita sia una continua evoluzione, un viaggio alla ricerca della propria identità, quella più profonda.
In questo pellegrinaggio, vi è la consapevolezza, tratta dall'esperienza, di accogliere quanto nell'intimo si è raggiunto, esternazioni e doni di sé, insegnamenti che comprensione, memoria, pazienza, amore, nostalgia, luci, ombre, carezze e rinascite, possono riflettere sui nostri passi umani.
Dalla penna della Violante scaturisce una danza di versi che riflettono la saggezza di poter trattare con umiltà temi concreti e metafisici, tracciando un personale resoconto, rappresentante il vissuto.
Il ricordo del marito Franco diventa forza e messaggio d'amore nel quotidiano dell'Autrice.
Ci troviamo di fronte a una conversazione che, senza indugi, cattura e coinvolge, guidando il lettore nei meandri più imperscrutabili o segmentati dal dolore ed abbracciati dalla speranza.
Volatrice pindarica, trasformista, bruco divenuta farfalla, la Violante è, come diceva Pirandello "uno, nessuno e centomila" o, semplicemente, eclettica. Sicuramente l'Autrice è in corsa con il destino ed a braccetto col tempo. Seminatrice divenuta terreno fertile, infondendo sicurezza in chi a lei si appoggia.
Metaforicamente è un "libro amico" di lacrime e di spazi rigeneranti e creativi, perla rara in questo oggi così apatico, o rivoluzionaria e aperta con il cuore al mondo.
Il lettore percepisce la Poetessa a tratti come musa, ammaliatrice, chimera, ma anche vera messaggera di quei sussulti che ancora rendono capaci di sfidare le spirali contorte della mente senza temere, direzionando le vele dell'anima verso la propria stella polare.
Vorrei fare un'ultima considerazione: riportare, al termine di ogni composizione, la motivazione ed il momento particolare a cui si riferisce, dà un tono un po' "scolastico", raffredda quello che può essere il trasporto di chi legge; il tutto avrebbe potuto essere convogliato nella presentazione. Interessante l'associazione di riferimenti letterari e la disposizione centrata del testo.
Una lettura che si rivela decisamente gradevole e che mi induce a sperare che l'Autrice continui a farci dono di nuove sorprese poetiche e vorrei concludere facendo un augurio a Concetta con i versi di una grande poetessa contemporanea, Alda Merini, che ha saputo sublimare il dolore della sua esistenza attraverso la sua poesia e ci ha lasciato versi toccanti: "Se trovi l'aquilone della tua fantasia
Legalo con l'intelligenza del cuore
Vedrai sorgere giardini incantati." (Luisa Debenedetti)
Citazioni da questo libro:
Ti vedo ad intermittenze,
nella tua assenza
ed il tuo richiamo non mi spiega
qual è la giusta strada
nel labirinto.
(da "In finestra")
"E' un tempo di caos, questo!
Sembra che gli dei dell'Olimpo
non siano ancora apparsi.
O, forse, sono solo scomparsi,
lasciando dietro di sé
solo rovine.
(da "Tempi tecnologici")
Ma la memoria di te
rimargina ferite
e ricompone brandelli
dolcemente
e mi restituisce l'anima
intatta.
(da "Tutti questi anni")
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