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Genere: Romanzo storico

Trama:
Parigi, Anni Venti. Ella e Ada sono due amiche legate da un vincolo d'amicizia forte ed enigmatico, come il loro passato innominabile. Ella è una ragazza bellissima e seducente. Modella e ballerina, è circondata da uomini che per lei sarebbero disposti a fare pazzie. Ada è una donna discreta che vive il tormento di un amore infelice per un uomo misterioso, Elia, amante vagheggiato e irraggiungibile. Le due donne conducono un'esistenza intensa, a contatto con una vita chiassosa, disordinata e sregolata, tra feste, viaggi, cinema, teatro e cenacoli artistici. Per Ella arriverà l'amore e con esso la vita verrà stravolta e illuminata dalla verità di Ada che affronterà i nodi irrisolti della loro amicizia, ma soprattutto supererà il vicolo cieco del suo amore irrealizzabile per Elia, l'uomo per il quale aveva tentato e fatto l'impossibile.

Recensione:
Un libro che, raccontando il sodalizio di due donne, Ada ed Ella, offre all'autrice lo spunto per regalare al pubblico un romanzo storico appassionante, che illumina sulla società del tempo, sulle diversità sociali tra le nazioni, sui sentimenti e le consuetudini. "Era Elia" incanta e informa, culla e risveglia sensazioni.
Maria Franzè ha una scrittura scorrevole, confortevole ed elegante, descrive eventi che sembrano quadri, ma dove le emozioni filtrano nette, permettendo al lettore di connettersi con la storia.
La trama procede diversi filoni temporali: un presente oggettivo, che pone le basi della storia negli anni venti del '900 e un passato a vari livelli, più vicino o più lontano, fatto di ricordi che sono vividi, netti, alcuni ancora da elaborare.
La prima parte del libro, centrato su Ella, è libero, nei gesti e nell'amore. Parla di libertà, di passione, di vita vissuta davvero, a morsi, da cavalcare e non subire. Eppure, in un contesto simile a un vortice inarrestabile di suoni, colori, danze e arte, si percepisce il retroterra, il segreto di un passato difficile, quasi annichilente. Si legge, si seguono le parole di chi scrive e nel frattempo si attende di confrontarsi con la tempesta. C'è un domanda che risuona: se le protagoniste sono Ella e Ada, chi è l'Elia che titola l'opera? Deve avere un ruolo importante, ma quando lo incontreremo? Tutto ciò suscita una curiosità che invita a continuare, spinti anche dalla relativa brevità del testo che si conclude in un centinaio di pagine.
Personaggi centrati, che appaiono tridimensionali sebbene le descrizioni siano essenziali, perché sono le loro azioni a descriverli, ci accompagnano con buon ritmo.
I dialoghi, nonostante siano a volte inverosimili, quasi frasi recitate ad effetto che veraci nel momento e nel luogo del contesto, appaiono giusti se considerati con la totalità della scrittura, che non manca di poesia.
I temi che incontriamo in "Era Elia" sono molteplici, allargando l'interesse a un pubblico diversificato e a una riflessione attenta. Vediamo le differenze, di allora certo, ma che possono trovare echi nell'oggi, tra il vivere i rapporti, d'amore come d'amicizia, tra il sud Italia e la Francia degli artisti bohémien. La condizione della donna, da una parte sottomessa, zittita, sfruttata, dall'altra musa, ballerina, amante, ma libera, padrona delle sue scelte.
Una condizione che non è solo femminile, ma anche maschile, perché in un lungo ricordo che porta alla luce il passato di Ada, dove finalmente conosciamo Elia, approcciamo il trattamento inferto verso chi si discosta dai canoni, con un'indole più contemplativa, attenta, calma ed educata, gentile rispetto alla violenza e all'ignoranza considerate appropriate e maschili. Cosa che non fa, dell'anima diversa, un uomo figlio di un dio minore, ma un uomo migliore. Vedere come il meglio venga osteggiato e gettato nel fango, è amaro, doloroso e purtroppo ancora vero.
Nel romanzo viviamo passaggi delicati e altri struggenti, di terrore, di dolore, che fanno leggere con un'urgenza maggiore. Maria Franzè, però, resta sempre attenta e corretta nelle descrizioni, a volte omettendo, sorvolando, sospendendo, ma mantenendo la chiarezza.
Il romanzo è un percorso, un cammino che, attraverso i ricordi e le esperienze, porta ad aprire l'uscio a un futuro ancora tutto da vivere nella speranza. "Era Elia", nella sintesi, è un concentrato di colori e tematiche, un libro che, sussurrando, grida forte e conquista.
(Tatiana Vanini)

Della stessa autrice:
Ritmo binario



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