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Eskhatos samizcast
di Fabiano Bramo

  • Trovi questo libro su prospettivaeditrice.it

    Casa Editrice: Prospettivaeditrice - 334 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    Italia, 2050.
    Due esuli lunari e una visionaria spiantata, grazie a una notte da sballo e a un'incredibile invenzione, diventano strumenti di rivolta contro un potere oppressivo, seminando terrore per il Bel Paese e il Mediterraneo al ritmo dell'antico rock analogico. Ma chi è davvero Gianluca Chiesa, l'ottuagenario autocrate che, grazie a evoluti algoritmi di propaganda e a una spietata Polizia Digitale Politica, governa incontrastato da quasi vent'anni? E cosa ci fa il suo compaesano e coetaneo Giacomo Bombelli a "Eskhatos", intrattenimento di regime sull'eutanasia? E a chi è realmente destinato il misterioso "samizcast", opera ologrammatica clandestina che, demolendo la versione agiografica ufficiale, racconta la loro tragicomica inimicizia a cavallo di due secoli e di tre continenti?
    Niente dura e tutto è in costante trasformazione in questa commedia distopica che non si sa se sia frutto dell'immaginazione umana o dell'intelligenza artificiale di uno "smartfriend" di modello "Alfred".

    Recensione:
    Un romanzo distopico, di fantascienza, dal titolo curioso che si comprende in toto iniziando a leggere, "Eskhatos Samizcast" ha anche una cover particolare, che diviene chiara solo nella sua interezza, aprendo il libro e guardando nell'insieme la copertina, dove una mano umana sta per incontrare una mano robotica, in un Giudizio Universale futuristico.
    L'autore sposta il teatro degli eventi in un futuro relativamente vicino, nel 2050. Questo offre due aperture che nel romanzo vengono sviluppate parallelamente: connetterci col presente, con salti temporali contestualizzati nel passato degli anni '80 e '90 dove molti lettori si ritroveranno; al contempo si può inventare un futuro credibile, esasperando alcune ideologie e portando avanti determinate tecnologie. Basta poco per renderci conto della profondità, della denuncia sociale di cui il libro è farcito, inserendo una narrativa scorrevole, accattivante e un'avventura non banale, dinamica e coinvolgente.
    Bramo, ha una penna piacevole da seguire, capace di inserire elementi di innesco della trama, in fasi puramente narrative, che spingono a continuare. Il modo nel quale ha concepito i salti temporali tra il presente della storia (futuro per il lettore) e il passato (di tutti), aiuta a visualizzare il grande cambiamento che la nostra società ha compiuto in pochi decenni. Siamo passati dallo stare con gli amici, al messaggiare con conoscenti e sconosciuti. Dal guardare gli altri, a fissare uno schermo. Dal trovare divertimento nel quotidiano, al sentire apatia nel reale.
    Mi piace molto che, con onestà, il passato non viene descritto come perfetto, e alcuni aspetti del futuro non sono demonizzati, ma viene posto l'accento sui pericoli.
    Attraverso personaggi, curati, che con il procedere dei capitoli appaiono sempre più profondi e sfaccettati, affrontiamo il problema di credere a tutto se solo viene martellato dai media, ripreso sui social e spacciato come verità. Il pensiero critico comporta attenzione, fatica, accettare tutto supinamente è più facile, ma estremamente limitante. Il monito di non trasformarci in zombie digitali è chiaro. Non solo: l'autore ci mostra come il costante uso della realtà virtuale, ovviamente nella sua storia, anestetizza i sentimenti, spegne l'umanità, così che quando si guardano gli Eskhatos, quegli ultimi ricordi prima che una persona subisca l'eutanasia, ci sia dimenticanza che dietro c'è una vita che si sta spegnendo. Tutto appare finto, irreale, interessante, ma totalmente avulso da noi. Un po' questo distacco reale/digitale lo stiamo già vivendo, ve ne siete accorti? Il bello di questo romanzo, oltre a una storia intrigante e appassionante, è proprio la capacità di mettere di fronte a evidenze, per far riflettere, dibattere e ragionare.
    "Eskhatos Samizcast", con rimandi impliciti o espliciti a celebrità, personaggi, filmografia, letteratura e musica del nostro tempo e del secolo precedente, ci apre una finestra sul futuro, raccontando di dittatori e libertà, di bugie e di verità, di apatia e di azione, in modo coinvolgente.
    Un libro da scoprire.
    (Tatiana Vanini)



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