Genere: Gotico

Trama:
Matilde e Rachele sono due sorelle inseparabili di nove e undici anni. Vivono in una baita con i loro genitori a Cadria, in alta montagna. La neve, come ogni inverno, blocca le famiglie in casa, costringendo le bambine a passare tutto il tempo insieme, in compagnia di Sibilla e suo figlio Stefano, trasferitisi lì per rimediare alle lezioni scolastiche interrotte. Matilde è entusiasta di avere per sé la sorella maggiore e le giornate scorrono serene, a dispetto della tormenta di neve oltre le mura della loro casa, fino al giorno in cui i genitori Christopher e Brigitte non affrontano con la piccola un discorso molto serio: Rachele non esiste, è pura immaginazione, e le sue fantasie sono diventate inaccettabili. Il mondo di Matilde si frantuma in quel terribile momento. Lei non può credere alle parole dei suoi genitori perché Rachele è vera: la vede, la sente e condivide con lei ogni ricordo della sua vita. Allora perché gli adulti si ostinano a definirla una sorella immaginaria e tentano di reprimere la sua esistenza imponendo la presenza di Stefano? Venti gelidi, notti in cui il silenzio bisbiglia ed eventi angoscianti si abbatteranno sulla famiglia e metteranno a dura prova l'equilibrio e la mente di tutti: anche la più razionale vacillerà incerta di fronte alla terribile verità.

Recensione:
Una storia di mistero, gotica, "Figlia unica" è un romanzo diviso in due parti che scatena emozioni e fa nascere molte domande.
La scrittura di Sunny Valerio è immediata, scorrevole. Tesse una trama che, nella sua fase iniziale, ci appare perfetta per raccontare una storia che, a malincuore, giudichiamo banale. Da lettori attenti ci sembra sbagliato tutto, troppo semplice, con un titolo che è uno spoiler, per una comprensione già totale in poche pagine. Eppure, sempre da attenti lettori, ci accorgiamo che nei capitoli ci sono piccole incongruenze, stonature. Possibile che dietro ci sia un qualcosa di totalmente diverso? L'intelletto è stuzzicato dalla sfida, l'interesse a fare luce ci porta a continuare e si scopre una lettura appassionante, non scontata, coinvolgente e commovente.
Il luogo isolato, l'inverno e la tempesta di neve che infuria, creano un'isola dove una casa è rifugio e prigione insieme. I personaggi sono ben caratterizzati, profondi, a loro ci accostiamo e ne siamo affascinati. Diversi, nelle loro età, come nei caratteri e nelle indoli, si muovono insieme nell'abitazione eppure ci danno una sensazione di solitudine struggente. Tanti gli interrogati che ci fanno chiedere cosa non capiamo noi che la storia la leggiamo, e cosa non comprendono loro che della narrazione sono protagonisti.
Qualcuno sa, ma non dice. Qualcuno dovrebbe capire, ma nega l'evidenza.
"Figlia unica" ci porta in una dimensione di dolore, di tempo sospeso e situazioni irrisolte che macerano l'anima e soffocano le vite.
Accanto alla quotidianità del reale, ci sono le superstizioni, i riti esoterici che spesso sono innocui passatempi, ma che qui divengono ossessioni fondamentali, utili a uscire dal labirinto di segreti e bugie nel quale tutti sono ingarbugliati.
Il pericolo si aggira per le stanze della baita montana e, fuori, la natura arrabbiata non è meno letale.
Solo l'amore, immenso, puro, può condurre sul giusto binario la possibilità di un futuro sereno.
"Figlia unica" è un romanzo sospeso tra il magico, la speranza e la realtà.
Un viaggio di cuore oltre il velo per una lettura che entra dentro e si è contenti di scoprire. Non lasciatevi condizionare dai primi capitoli, non siate prevenuti, avete tra le mani una storia affascinante che amerete: perché a volte la verità si trova in un pozzo buio, che si scopre solo continuando con coraggio.
(Tatiana Vanini)

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