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Frammenti della terra
di Adrian Tchaikovsky
Traduzione a cura di: Bianca Giolitti

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    Casa Editrice: Fanucci - 432 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    Ottant'anni prima, la Terra venne distrutta da un nemico alieno. Molti fuggirono mentre altri, in milioni, morirono. L'umanità creò dei nuovi esseri umani potenziandoli come Idris, in modo che potessero comunicare tramite la mente con i loro aggressori. Poi questi "architetti" scomparvero improvvisamente, senza una ragione apparente, e Idris e la sua specie divennero obsoleti. Da quando hanno ricondizionato la sua mente durante la guerra, Idris non è né invecchiato né stanco. E oggi è uno degli eroi dell'umanità che sfreccia su una nave di salvataggio freelance e tiene un basso profilo per evitare di attirare l'attenzione di chi gestisce il potere. Idris e il suo equipaggio notano qualcosa di strano, abbandonato nello spazio. E' chiaramente il lavoro degli Architetti e indica che potrebbero essere nei paraggi... Ma stanno davvero tornando? E se sì, perché? Braccati da gangster, da fanatici di culti e dai governi, Idris e il suo equipaggio sfrecciano attraverso la galassia alla ricerca di risposte. Perché ora possiedono qualcosa di inestimabile valore e molti ucciderebbero per ottenerlo.

    Recensione:
    Un romanzo grandioso, epico, avvincente ed appassionate: "Frammenti della Terra" è fantascienza nella sua migliore espressione, avventura, tensione, umanità e innovazione.
    Tchaikovsky prende tutto ciò che conosciamo e lo riplasma in scala enorme. Non nazioni, ma pianeti, non solo umanità, ma razze diverse, aliene, nel modo di essere fisico, di pensare, di agire. Si viaggia, ma non in mari ed oceani che hanno chiari confini, qui si va nello spazio reale, nel vuoto profondo, nel non spazio, esplorando dimensioni e sensazioni.
    La sua scrittura è emozionante, scorrevole, impetuosa, intelligente, strana e confortevole. L'autore è un conduttore esperto, al quale affidarsi per vivere un'esperienza letteraria epica.
    "Frammenti della Terra" è il primo capitolo di una nuova serie, quindi cominciare da qui è giusto. Le prime pagine possono essere difficoltose, estranianti. Siamo proiettati nel futuro, la tecnologia è nuova, il lettore apre gli occhi su concezioni non note, inesperto come un bambino appena nato. Fazioni da comprendere ed inserire nel contesto, personaggi da conoscere, servono anche le informazioni per distinguere amici e nemici, in un confine che spesso si confonde, perché nulla è mai un concetto assoluto, ma le lealtà e le necessità mutano. Poi, a sorpresa, decisamente in fretta se pensiamo ad un'opera di più di 400 pagine, siamo dentro il libro: parte di quell'umanità frammentata, che non ha più una Terra, che ha subito una poliaspora, è sopravvissuta ad una guerra e ha rapporti con entità diversissime. Un'epifania che ci rende partecipi di mente, cuore e di pancia.
    Tanta azione e avventura, scontri e segreti da scoprire, movimentano un libro che è sempre in divenire, in un mutamento di eventi mai statici, ma da scoprire con coraggio. I personaggi sono all'altezza della trama: descritti con cura, resi con profondità e verità, con dei protagonisti superbi, ai quali ci affezioniamo, nelle loro fragilità. In "Frammenti della Terra" le figure principali sono il gruppo più bizzarro, scalcinato, raffazzonato ed imperfetto che si possa immaginare. Proprio per questo ci vediamo al loro fianco, sul ponte di comando della loro nave sempre bisognosa di riparazioni, sui pianeti dove cercano agganci, lavoro o una via di fuga per salvarsi la vita.
    Il mistero agisce su più fronti: ci si interroga sul ruolo del nemico colossale ed implacabile che sono gli Architetti, sulle loro spinte e motivazioni; si indaga sul segreto più misero e alla nostra portata di una nave spaziale e del suo carico; si fa archeologia su una civiltà perduta da tempo che ha lasciato in eredità oggetti dal valore salvifico; si rimane atterriti ed affascinati dall'entità che vive in agguato nel non spazio. Questo ultimo punto, ai lettori appassionati della produzione Lovecraftiana, sarà un aggancio suggestivo: cosa può celarsi di antico, innominabile, capace di scatenare i terrori più intensi, le allucinazioni più reali, fino a portare alla follia e al suicidio visto come atto liberatorio? Scommetto che alcuni lettori stanno già pensando ai Grandi Antichi. Se avranno ragione solo Tchaikovsky ce lo dirà, procedendo nella serie.
    In un romanzo così tanto intrigante come questo, non mancano spunti di riflessione. Si può pensare che un'umanità frammentata abbia sviluppato una vicinanza solidale, una comprensione elevata. L'autore non ci fa invece sconti. Sembra che l'essere umano sia capace di unirsi nel momento emergenziale, ma poi, superata la tempesta, abbia bisogno di trovare un nuovo nemico col quale lottare, intrigare, da sopraffare. Che sia per motivi religiosi o ideologici, per fazioni politiche e di convenienza, l'uomo è un essere che si rivolta contro se stesso. Nel romanzo assistiamo a momenti di cecità selettiva che ci fanno urlare di esasperazione insieme ai protagonisti: persone perse nelle loro piccole lotte, che non ascoltano e non vedono la morte che si avvicina e quindi nemmeno la strada per scongiurarla o salvare il salvabile. Specchio dei nostri tempi, dove si aspetta il morto piuttosto che prevenire, spostato nel futuro. Al contempo ecco il messaggio positivo di unioni e collaborazioni sincere, dell'amicizia vera, di una speranza e resilienza che si traduce in gesti reali e importanti, per ricordarci di non fare mai di tutta un'erba un fascio.
    "Frammenti della Terra" nel suo essere parte di un serie, regala nel finale alcune sconvolgenti rivelazioni. Da una parte il lettore è soddisfatto, dall'altro è fermamente convinto, ormai appassionato, a voler leggere altro, per scoprire ogni cosa di questo meraviglioso, spaventoso, universo che l'autore ci regala. "Frammenti della Terra", se vi piace la fantascienza non potete non leggerlo, se siete curiosi non esitate a cominciare da qui un viaggio nel genere.
    Consigliato!
    (Tatiana Vanini)

    Dello stesso autore:
    Gli occhi del vuoto



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