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Genere: Romanzi rosa

Trama:
Un giovane amore estivo che sboccia nelle campagne del sud d'Italia, mette solide radici e si conclude con un matrimonio felice e un futuro roseo in Toscana, a volte le favole esistono...

Recensione:
Un romance breve, più un racconto lungo che un vero e proprio romanzo, "Il colore del grano" è una lettura leggera, per passare qualche ora spensierata.
La scrittura di Marianna Russano è scorrevole, ma la storia, nella sua interezza, possiede un dualismo difficile da conciliare.
La protagonista è una ragazza ventitreenne, che frequenta l'università. E' lei stessa, con la narrazione diretta in prima persona a raccontare che cosa accade in una vacanza speciale.
Soprattutto all'inizio colpisce l'impostazione adolescenziale del libro. La protagonista si mostra con pensieri e azioni ingenue, più adatte a una sedicenne e pure di altri tempi, se solo pensiamo a quanto siano svelte e smaliziate le adolescenti di oggi. Lascia una sensazione anacronistica.
Con una certa banalità, ben presto avviene l'incontro tra la giovane e attraente eroina e il belloccio di turno, così stereotipato da essere direttamente descritto come un dio Olimpico.
Una luce si accende quando nella narrazione, Enzo, il protagonista maschile, si sostituisce ad Anna, raccontando l'incontro con lei, dal suo punto di vista. Capitolo che poteva mostrare un lato interessante, ma la voce maschile non si ripresenta più e allora mi domando: perché affidare a lui un capitolo solo? A che pro?
La storia procede lineare, tra dialoghi che non sono molto realistici, molto romantici, ma un po' fanciulleschi e poi arrivano veloci, scene di passione, con descrizioni che sì sono adulte, appaiono finalmente in linea con l'età dei personaggi ma che, confrontate con il resto del narrato, mettono in campo una stonatura difficile da conciliare, come se tra le mani avessimo una sorta di Dottor Jekill e Mr Hyde letterario.
Se i protagonisti sono piatti, i personaggi secondari che li affiancano sono inconsistenti, figure messe lì a fare da spalle senza essere effettivamente di sostegno.
La storia si dipana tra i capitoli lineare, dove tutto procede bene. Ad un certo punto l'autrice, forse accorgendosi che un libro deve dare qualcosa di più, per evitare la noia, inserisce un innesco, una complicazione che potrebbe dar vita a una trama, mettendo un po' di pathos. Tentativo fallito, perché, nonostante un piccola difficoltà, tutto torna a procedere bene, con una semplice nota nostalgica, nuovamente da ragazzini.
Capisco che l'intento fosse quello di scrivere una storia d'amore positiva, una favola rosa, ma davvero a ventitré e venticinque anni si può scegliere il matrimonio in poche settimane di vacanza? Così, di fretta, tra le spighe di grano e le onde del mare, con la benedizione delle famiglie che si occupano anche di dare alla giovane coppia un'attività commerciale con cui vivere felici e contenti?
"Il colore del grano" è una favola, quello sì, la quarta di copertina è onesta nella descrizione. Magari i fratelli Grimm non sarebbero d'accordo con questa definizione.
Se siete anime romantiche questo libro vi farà sognare per un pomeriggio.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
Ci si può innamorare perdutamente a qualsiasi età ed essere felici per sempre se si ha accanto la persona giusta.



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