Genere: Romanzo storico

Trama:
Col fagotto in spalla e il bastone da apprendista, Jean Cottion arriva alle porte di Parigi in una giornata di sole del regno di Luigi XI. Dopo aver lavorato alle dipendenze di maestri falegnami di tutta la Francia, si presenta alla porta di Pierre Thirion del Faubourg Saint-Antoine per l'ultima tappa del suo tour. Come una vena nel legno, il racconto si dipana attraverso i secoli in un vivace sobborgo parigino dove si intrecciano le vite delle badesse di Saint-Antoine-des-Champs, dei loro amici maestri mobilieri e di artigiani, nobili, borghesi... ma soprattutto delle donne di tutti i ceti sociali, famiglie unite dall'amore per il legno, materiale vivo e nobile. Le dame del Faubourg è una serie di tre volumi di Jean Diwo

Recensione:
Un'opera maestosa, una serie di tre volumi che si compone in qualcosa come duemila pagine e racconta la storia di Francia incastonata in una grande saga famigliare. Si parte nel 1471 con "Le dame del Faubourg", si prosegue con "Il letto di acajou" e si conclude nel 1925 con "Il genio della Bastiglia", un romanzo che, sebbene porti a termine egregiamente l'intera storia, è comprensibile anche letto da solo. Non è quest'ultima un'affermazione tanto per dire. Io ho iniziato il viaggio proprio da "Il genio della Bastiglia", da qui il fascino scaturito e la passione suscitata, mi hanno condotto a percorrere i passi precedenti con vivo piacere.
Jean Diwo (1914/2011) possedeva una grande maestria nel raccontare: non stupisce che per tutta la vita sia stato un giornalista, dedicandosi alla scrittura dei romanzi solo nell'età della pensione. Le parole scorrono fluide, immersive, per ricreare un teatro degli eventi tridimensionale, pieno di suoni e colori. L'opera, nella sua interezza, è una perla del genere storico per le accurate descrizioni, per trasportare la Francia che era, visibile, tangibile, al lettore di oggi. I nomi delle strade, le botteghe che vi erano e soprattutto le persone. Trovo affascinante e geniale lo spunto di partire dalla gente, in particolare dagli ebanisti, per raccontare secoli di vita e vicende. Attraverso i personaggi ci immergiamo nei sentimenti, nei sogni e nelle speranze, nelle difficoltà e tragedie, di dinastie di lavoratori del legno, e comprendiamo come non fossero semplici artigiani, ma veri artisti, capaci di creare capolavori, ma anche di innovare e innovarsi, imporre mode o seguire i tempi e avvicinarsi alla modernità tramite le scoperte e le possibilità date dai macchinari.
Pensate alla grandezza dell'autore che dall'intimo delle case, è giunto a una serie corale che racconta il quartiere, la città, la nazione stessa e quelle vicine, con tutto quello che ciò comporta. Battaglie, cambiamenti, rivoluzioni e guerre. La politica, il sentire popolare, i sogni, ma anche l'arte e le correnti artistiche, venti innovativi e altri di chiusura, passi avanti e passi indietro, narrati attraverso personaggi curati, profondi, sfaccettati e carismatici. L'autore dimostra anche grande modernità e sensibilità: i suoi protagonisti non sono solo uomini, ma grande importanza è data alle donne, che danno slancio alla trama, prendono decisioni, sono fondamentali in tanti intrecci e sviluppi. Scoglio forte al quale aggrapparsi nelle tempeste, confidenti, materne, intelligenti e propositive. Delicate e resilienti, restano impresse e sono esempio da seguire.
Perfetta per gli amanti della storia, chi leggerà questa serie apprenderà di certo cose nuove, che non vengono riportate nei normali libri di testo. C'è una genuinità che sorprende, resa con un ritmo narrativo che incanta e culla. Ci sono periodi tranquilli, altri frenetici e mortali. Ci sarà l'amore, la passione per il proprio lavoro, la famiglia e poi lo stato, gli amici, le battaglie personali che diventeranno di gruppo.
Si entra a far parte di questa famiglia di carta, si cresce, si apprende, vedendo il passato con occhi nuovi, da dentro. Molto formativa, la serie fa riflettere ed emozionare, un vero viaggio nel tempo che si termina con struggente nostalgia.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

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