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Madein: La Follia del Nero e del Blu
volume 1

di Simone Ernesto Cavellini

  • Trovi questo libro su Amazon.it

    Casa Editrice: Indipendente - 300 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Urban Fantasy

    Trama:
    "C'era una volta, milioni e milioni di anni fa, un dio che perse l'anima non una, ma ben due volte."
    Edoardo è un fattorino deluso, immerso nella routine e svuotato di ogni suo sogno.
    La mattina del sedici ottobre, però, alcuni fatti insoliti scuotono il suo mondo piatto e sereno; alla sera, in città si scatena l'inferno.
    Edoardo verrà tratto in salvo da una figura mascherata di nome Blue, che lo porterà in un luogo sconosciuto e familiare al tempo stesso. Qui, il giovane scoprirà di essere ben più di un essere umano: è una divinità in forma di uomo, dotato del potere per creare e distruggere i mondi.
    Schiacciato da responsabilità indesiderate, è costretto a confrontarsi con la sua vera natura, a comprendere una realtà che sfugge a ogni logica, ad abbandonare la sua tranquilla routine e a conoscere il suo più grande nemico.
    Madein è il primo volume de La Follia del Nero e del Blu: una trilogia fantasy cinica e riflessiva, per certi versi traditrice, che vi accompagnerà in una lenta discesa nei più sordidi recessi della natura umana.

    Recensione:
    Primo libro di una serie, "Madein La follia del Nero e del Blu" è un urban fantasy che corteggia la fantascienza, per un romanzo accattivante dalle prime pagine. Cavellini ha una scrittura scorrevole, attenta, corretta. Ho apprezzato molto che in quest'opera, che apre un filone, si sia preso il tempo di mettere la basi della trama, costruendo un mondo, una religione, un passato storico. Ha usato anche un metodo intelligente, che rende partecipe il lettore, sfruttando il protagonista che racconta dall'inizio la sua avventura con lo sconcerto e il disorientamento che prova. Non solo trasmette queste sensazioni al lettore, ma permette di entrare nella trama senza forzature, costruendo, mattone dopo mattone, il teatro degli eventi.
    Belli i personaggi, sono profondi, costruiti con sfaccettature, hanno debolezze e punti di forza. In certi momenti le scene raccontate danno un'empatia maggiore, in altre meno, ma sempre si resta al fianco dei protagonisti, comprendendoli e lasciandosi sorprendere dalle rivelazioni che nel romanzo non mancano e, anzi, sono disposte nei capitoli con cura, pronte a vivacizzare parti troppo didascaliche e formative con un guizzo che fa aumentare il ritmo.
    I dialoghi risultano credibili, sono funzionali alla storia e rispettano l'indole di chi li pronuncia. Non mancano parole forti, ma anche queste sono motivate e soprattutto mai esagerate o ridondanti. "Madein La follia del Nero e del Blu" ci porta a conoscere un dio e, sebbene ci sia lo spunto mitologico del "creatore di forme", Sogno degli Eterni, già portato nella letteratura da altri autori come Neil Gaiman, Cavellini lo rende unico, personalizzandolo e legando il potere della sua divinità non alla magia e al soprannaturale, ma alla scienza e alla conoscenza. E' un punto di vista innovativo che mi ha conquistata.
    Nel romanzo affrontiamo il tema dell'identità, la realizzazione di sé, di quello che ci si prefigge per il futuro, ma si scontra con la realtà degli eventi. C'è il confronto tra diverse volontà e le incomprensioni che nascono nei silenzi, in quei non detti che sono ragione di rabbia e sconforto. Scopriamo il cambiamento, lo affrontiamo e seguiamo un personaggio principale che si accende come un fiammifero. Edoardo è irruente, diretto, impaziente, ma è un personaggio che si fa amare, perché assume consapevolezza delle sue mancanze e poi è un buono.
    Quest'opera si apre con un prologo di un'azione avanzata, che cattura l'attenzione, per poi riavvolgere il filo degli eventi. Rispetta nella classicità il genere fantasy, con il viaggio e la formazione dell'eroe, e proprio per questo, nei due terzi del libro, è un po' mancante sotto l'aspetto dell'azione. Sono pagine di formazione, ma le cose da scoprire sono così tante che l'autore riesce a renderle coinvolgenti.
    Nel finale, invece, abbiamo sorprese, azione e combattimento, tensione narrativa che raggiunge un buon culmine.
    Questo primo volume ha messo le basi di una storia che sicuramente andrà in crescendo. E' convincente, solido e da qui in avanti potrà solo essere ancora meglio.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    La superficialità non è un male, ma chi consacra a essa la propria esistenza è uno stolto. Infatti, la saggezza deriva dal saper mettere in discussione le apparenze.

    Dello stesso autore:
    Schwarz



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