Genere: Gialli

Trama:
Una rapina in banca a Pietralata sfocia in una sparatoria in cui perdono la vita due agenti. Le indagini sono affidate al commissario Paoluzzi, la cui unica traccia è la vecchia Volvo sulla quale è scappato il bandito, ritrovata a poca distanza. L'interrogatorio al proprietario dell'auto, un insegnante di inglese appassionato di musica soul, dovrebbe essere normale routine ma le cose prendono una piega imprevista e l'indagine si allarga complicandosi ulteriormente. Per Paoluzzi non sarà facile sbrogliare la matassa dipanata sullo sfondo di una Roma dalla bellezza ferita.

Recensione:
Un giallo investigativo appassionate, "Nessun proiettile potrà mai cancellare" ci porta in una Roma tridimensionale e ricca di umanità, col suo carico di bellezza, ombre e guai.
Lino Belleggia ha una scrittura emozionante, con descrizioni vivide e profondità di sentimenti. Imbastisce con proprietà di linguaggio una trama che va via via complicandosi, in un gioco a scatole che piace perché alimenta la curiosità e l'interesse con diverse sorprese. A volte, accanto all'italiano, troviamo discese nella parlata tipica romanesca: momenti che non inficiano la comprensione, ma donano quella veracità e genuinità che rende un territorio particolare, unico eppure vicino a tutti.
L'autore, nella trama, gioca col lettore, mostrando i dettagli in modo cadenzato: per farvi un esempio, il crimine sul quale si indaga non è manifesto, viene raccontato, già avvenuto, e pure la sua esatta natura si saprà dopo alcuni capitoli, per un mistero nel mistero.
Romanzo dinamico, "Nessun proiettile potrà mai cancellare", possiede un buon ritmo, che si innalza proseguendo nella lettura.
Fondamentali e resi con concretezza e tridimensionalità sono i personaggi. L'autore non si limita a dare spessore al protagonista, il commissario Paoluzzi, ma rende percepibili anche tutte le altre figure. Alcune, con ruoli centrali, avranno sicuramente uno sviluppo più intenso e approfondito sul piano caratteriale, del sentire e dell'agire, ma anche le spalle sono ben rese, dando al lettore la possibilità di crearsi una chiara immagine mentale, mentre si procede tra interrogatori, testimonianze e ricerca del bandolo della matassa.
Una bella diversità di umanità letteraria che è specchio della varietà reale, ognuno coi suoi pregi e difetti, ma anche i crucci di arrivare a fine giornata, a fine mese. L'autore esplora il tema della ludopatia, dei debiti di gioco, dello strozzinaggio e della corruzione. Lo fa mostrandolo con gli occhi delle vittime, dei colpevoli e di chi viene chiamato in causa per parentela e famigliarità di rapporti. Non manca l'azione e c'è spazio anche per i sentimenti amorosi, il bisogno di affetto corrisposto, i momenti belli e le mancanze, per un giallo che diviene così molto umano, da leggere sì, ma da sentire anche di pancia.
"Nessun proiettile potrà mai cancellare" si rivela una lettura attrattiva, con un suo preciso carisma. Ha tutti gli elementi che servono, anche una sua personale colonna sonora grazie ai gusti musicali dei personaggi, resi con una sintesi che si realizza in un libro snello e mai prolisso.
(Tatiana Vanini)

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