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Acerboli e la Città Sommersa
di Ugo Moncada

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    Casa Editrice: Bookabook - 551 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantasy

    Trama:
    Alle pendici del Monte Tifo si apre un'angusta grotta. E' lì che Geremsaia, il Guardiano della Collegiata, conduce un gruppo di amici, accendendo in loro il desiderio di svelare il segreto che aleggia sul misterioso dedalo di gallerie che si estende nelle profondità della terra: la Città Sommersa. Ad Acerboli, intanto, impazzano i preparativi per il Torneo di Palla Murata, trasformato, sotto la direzione del cosiddetto Narratore, nella rievocazione dell'antica guerra che con la morte del Drago mise fine all'Era della Magia. Districandosi fra leggende, segreti e antiche maledizioni, i giovani amici cresceranno alla scoperta del destino che li attende.

    Recensione:
    "Acerboli e la città sommersa" è un romanzo fantasy avvincente; nonostante le sue oltre 500 pagine è un'opera che si beve.
    La scrittura è scorrevole, incalzante, interessante sia nelle parti più descrittive e narrative, sia in quelle dove mistero, segreti e azione divengono protagonisti. Perfettamente in equilibrio in tutti i suoi elementi, il libro fluttua in una dimensione sospesa tra realismo e fantasia, giocando tra scorci concreti e altri frutto della creatività.
    Anche il tempo della storia è un fattore sfuggente ed accattivante insieme: ci si potrebbe ritrovare in un passato medievale, oppure in un oggi di paese. Non solleva dubbi, si accoglie con naturalezza perché in quest'opera si sta bene, le parole appassionano: ad avere importanza sono i personaggi, la trama e le leggende che cementano e muovono il tutto.
    Il teatro delle vicende è famigliare e nuovo, e così appare ad ogni lettore, non solo a coloro che vivono dove Moncada ha ambientato il libro. "Acerboli e la città sommersa" si colloca tra gli scritti formativi, coi suoi personaggi giovani, l'amicizia che li unisce, il cammino di scoperta e consapevolezza da compiere, un destino da portare avanti nonostante le difficoltà. Un'avventura accogliente per i ragazzi, ma anche un'esperienza bella e preziosa per tutti gli adulti che amano il genere e vogliono partire con l'immaginazione, staccare la spina e ritrovare una leggerezza creata con attenzione e genuino incanto.
    Prendendo il giusto tempo per insegnare le zone e famigliarizzare con le figure che lo popoleranno, l'autore permette al lettore di entrare in confidenza in modo graduale con le tante sfaccettature che impregnano i capitoli. Ogni sfumatura si assorbe con naturalezza, senza fatica nel districarsi tra nomi e storie. Al contempo il ritmo è un crescendo, una dinamica a salire dove non esiste noia o stanchezza.
    I personaggi principali sono belli, suggestivi, profondi e diversi, possiedono quella verità che hanno solo i protagonisti ispirati dalla vita vera. Probabile che l'autore abbia colto l'essenza di chi lo circonda per metterla nell'opera, mescolando un pizzico di se stesso e del suo essere sacerdote. In "Acerboli e la città sommersa" c'è un'accoglienza verso l'altro che si percepisce netta, una ricerca della comprensione delle cose e dell'indole delle persone, che può venire solo da un persona con un'empatia particolare come quella che don Ugo rivela tra le pagine.
    Seguire le vicende di Marco e il suo gruppo è piacevole e intrigante. Ogni ragazzo o ragazza ha la sua particolarità, il suo talento speciale e in questo non mi riferisco a poteri magici incredibili o a chissà cos'altro: è lo straordinario nella normalità di quelle passioni e attitudini che ognuno di noi possiede. C'è un bel messaggio nel romanzo: quello di non fermarsi all'apparenza, di scendere più nel profondo, fino alle radici delle cose e delle persone, per comprenderne e conoscerne il cuore, rivalutando così credenze che si ritenevano granitiche o guardando con altri occhi un bullo da tenere a distanza.
    Particolare e suggestivo è l'elemento mitologico e leggendario che è alla base della narrazione: un punto di vista coinvolgente che porta il libro fantasy nel nostro mondo e, viceversa, il nostro mondo nel romanzo.
    "Acerboli e la città sommersa" regala azione e suspense, in una particolare lotta tra il bene e il male che alimenta la curiosità e la voglia di sapere, in un contesto che regala rivelazioni per costruire un seguito, una conclusione ad una vicenda che, iniziata, vorremo di certo portare a termine.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    La gente ha paura di tutto ciò che non conosce, e diffida di tutti quelli che non sono nati nella propria casa o in quella a fianco.

    Le cose sotto gli occhi di tutti sono sempre le meno visibili.

    Certe cose sono destinate a non cambiare mai, anche quando non interessano più a nessuno.

    L'uomo cerca un termine alle tenebre
    e le fruga fino all'estremo limite,
    oltre le radici della terra,
    nel buio più profondo.

    A volte abbiamo delle convinzioni talmente forti che, qualunque altra cosa ci venga detta, ciò che capiamo è solo ciò che pensiamo già di sapere.

    Dovete sempre chiedervi il perché delle cose che le leggende narrano: mai sono usate a caso le loro parole, eppure non sempre spiegano tutto.



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