Genere: Storie vere

Trama:
La Sardegna, esattamente un secolo fa.
Il tempo che scorre inesorabile, e che irrimediabilmente trasforma luoghi e persone. Diapositive di una vita, di una una realtà diversa e lontana:
"…personaggi, usanze e costumi della sua isola, ritratta con i colori vivi che quella terra merita, temperati però da un costante alone di nostalgia che soffonde la descrizione di un amoroso affetto, sfiorante la malinconia, e che ci dà sempre la rivisitazione delle cose perdute nell'irrecuperabile passato."
Crescere con il desiderio di scoprire il mondo, con la smania per la vita, con la voglia di uscire dal guscio familiare e sbocciare in una propria consapevolezza, una personale indipendenza. Dunque l'incontro con il fascismo, unica fonte di luce dal quale essere abbagliati in una terra in cui il tempo scandiva un'esistenza lenta e ripetitiva. Arruolarsi volontario, e conoscere le regole, incontrare la disciplina, la vita militare.
La condivisione di questo percorso della vita con i compagni di "avventura", altri giovani ragazzi dal cuore impavido ma dal destino incerto.
E poi "La Grande Guerra" e la spedizione in Libia.
L'Africa, la cruda realtà. La vita e la morte.
Le riflessioni di un ragazzo poco più che maggiorenne, solo… lontano dagli affetti.
Amici che cadono, scene di distruzione ma allo stesso tempo momenti di magia, di brama di esistere, ansia di resistere.
Il deserto, il cielo pieno di stelle… i sogni, di un giovane sardo catapultato dall'immobilismo del Campidano, su di aerei da guerra nei cieli del Mar Mediterraneo.
Romanzo autobiografico che racconta venti anni di esistenza (1921-1941) di un giovane uomo, in cerca di risposte ai propri perché, durante uno dei periodi storici tra i più duri che l'umanità abbia mai conosciuto.
Illusioni, speranze… desideri. Incontri che hanno segnato il resto della vita dell'autore, che racconta con la necessità di chi, ormai al calar della propria esperienza terrena, sente di dover eternare su carta sentimenti e riflessioni senza tempo, di una vita che fu, in una realtà ormai perduta.

Recensione:
Tommaso Baroli ha ritrovato un manoscritto del nonno e, con generosità, offre a noi lettori le parole e le esperienze di Lucio.
"Il cielo di Martuba" si rivela opera ricca di colori, descrizioni e di vita. Uno scritto dove la voce di chi lo ha redatto ci giunge chiara e nitida, carezzevole eppure forte ed impattante. Prive di giudizi inutili, le esperienze ci vengono riportate con le genuinità di chi le ha vissute, interiorizzate, di tutte ha fatto tesoro e, tramite esse, è cresciuto, cambiato, maturato e, in alcuni casi, da esse è stato segnato.
La scrittura è bellissima, fluida, intensa, a tratti poetica. I luoghi si vedono, gli incontri si sentono. L'intero libro si vive con partecipazione, sentendone la nostalgia, l'azione, la profonda umanità della quale è intriso.
Nella prima parte è l'infanzia di Lucio la protagonista. Ecco quindi i suoi legami famigliari, la sua isola, quella Sardegna che è dentro di lui. La scuola, le appassionanti letture, quelle avventure di carta che poi verranno sostituite dalle avventure sue, vere, di guerra.
Sono capitoli che ci permettono di familiarizzare con chi scrive e con il suo mondo, di apprezzarne i pensieri e le considerazioni. Delicato, avvolgente, già qui ne siamo conquistati.
Arriva poi la parte dedicata all'arruolamento, al come si arrivi alla divisa, alle cose nuove da imparare e al misto di eccitazione e timore. Ed ecco i venti di guerra.
"Il cielo di Martuba" ci porta così dalla Sardegna in altre terre, sotto il sole d'Africa.
L'opera diviene ancor più intensa e coinvolgente e seguiamo la narrazione con trepidazione, perché l'indifferenza non è un'opzione possibile.
Lucio ci guida oltre il fumo della battaglia, tra i compagni, nei mercati. Nei periodi di relativa tranquillità e in quelli più concitati, sempre con la sua eleganza e compostezza, quella signorilità di altri tempi che è così bello incontrare. Le persone che gli si accostano e che spesso lui accomuna, per somiglianze fisiche o caratteriali, ad altre, a volti noti, per rendere ancora più efficace la descrizione e aiutare nella visualizzazione chi dovesse leggere le sue frasi, ci arrivano dritti al cuore, come se li stessimo frequentando anche noi.
"Il cielo di Martuba" è vita vera, storia che è stata, esperienza fatta che viene condivisa. Racconta di un Lucio giovane, che tanto ha visto ed imparato. E' una lettura perfetta per chi è maturo e per chi maturo lo diventerà.
(Tatiana Vanini)

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