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L'ultimo assolo
di Stefano Montruccoli

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    Casa Editrice: Gilgamesh Edizioni - 159 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80, una nuova band musicale si affaccia sulla scena rock nazionale, è il quintetto milanese degli "Hope".
    Ma ciò che per molti ragazzi è un sogno che si realizza, per Giovanni, virtuoso chitarrista e compositore del gruppo, è l'inizio di un incubo. La pressione mediatica lo trascina nel vortice del panico, cui riesce a far fronte solo attraverso l'uso di stupefacenti, che stravolgono la sua vita professionale e privata.
    Fino al giorno in cui, di colpo, sembra svanire misteriosamente nel nulla.

    Recensione:
    Un libro che unisce all'estrema scorrevolezza della narrazione, un'insospettabile profondità di sentimenti ed espressione di concetti: "L'ultimo assolo" è una lettura che sorprende e avvince.
    Stefano Montruccoli ha una penna ritmata, sempre corretta, che non urta riuscendo a descrivere situazioni anche forti, facendo arrivare chiaro il messaggio al lettore senza diventare disturbante, ma risvegliando empatia e comprensione.
    Il romanzo affascina con la sua trama, mentre seguiamo con partecipazione la storia di Giovanni, il suo ritrovarsi per caso musicista, l'ascesa, il successo e la discesa, fino all'improvvisa decisione di sparire.
    L'autore esplora a fondo la condizione psicologica del suo protagonista, un ragazzo di raro talento e carisma musicale, al quale però si accompagna un carattere schivo, introverso, che mal si adatta alle luci della ribalta, alle tensioni che si accompagnano alla fama, quel divenire oggetto dell'attenzione degli altri, che i timidi rifuggono. Seguiamo l'evoluzione del personaggio e partecipiamo delle sue difficoltà, del suo smarrimento. Vederlo precipitare negli eccessi fa male, lui così serio, posato, un giovane uomo che avremmo trovato affidabile, si trasforma, si abbrutisce, in un cammino che da una parte arriva alle vette del successo e dall'altra alle soglie della distruzione personale.
    Accanto a Giovanni, altri personaggi, precisamente creati, attentamente costruiti, facili da leggere e identificabili: c'è Bigio, il manager attento, paterno, troppo umano per il lavoro che fa, perché per lui non è solo questione di soldi, ma di affetto e responsabilità; contraltare suo è Ron, che invece è spregiudicato, pronto a battere il ferro finché è caldo, che sa di dover spremere tutto il possibile dal momento fruttuoso.
    I membri della band di Giovanni sui quali spicca il cantante Red, per spregiudicatezza, morale libertina, ma al contempo con un senso degli affari e del diversificare che lo rende centrato, focalizzato, da un lato egocentrico, dall'altro capace di riconoscere ogni buona occasione e di sfruttarla al meglio.
    Poi c'è lei, il bellissimo personaggio femminile creato dalla penna di Montruccoli: Claudia. Una ragazza forte, decisa, pragmatica. Una terra sicura, calma, accogliente, unico porto di un Giovanni sempre più alla deriva, sperso su una zattera che va in frantumi in un mare tempestoso. Claudia è accudente e spronante, un inno alla capacità tutta femminile di combattere per un amore nel quale vede una possibilità, in grado di lasciare al momento giusto per il tempo giusto, di guidare, di aiutare a comprendere e a ritrovare la strada.
    Il libro ci trasporta nell'avventura musicale di Giovanni, la sua esplorazione di tutto il brutto che la fama porta con sé assieme alla disponibilità di denaro: droga, alcool, amplessi da poco. Scopriamo l'amicizia, quella di prima, con gli amici che non si ha più il coraggio di ritrovare per il senso di colpa causato dai silenzi troppo a lungo protratti, e quella di adesso, che magari non vale poi tanto, che è troppo superficiale anche se con i nuovi compagni condividi divertimento, lavoro e guadagni. Ci lasciamo toccare dall'amore, quello vero, che nasce pian piano, si consolida e si proietta nel futuro. Affrontiamo lo scontro generazionale, l'incomprensione coi genitori, che la paura di cosa possa riservare il domani ad un figlio amato, fa urlare, sbagliare modi e parole, portando ad una frattura dove dovrebbe esserci l'abbraccio della comprensione e del supporto.
    Tantissimi sapori in "L'ultimo assolo" che si dipana in un tempo passato eppure è così attuale. Temi importanti espressi con lucidità e capacità narrativa, che rendono la lettura piacevole, incalzante e mai prolissa anche grazie a tanti spunti di riflessione.
    "L'ultimo assolo" è il libro che non ti aspetti: dalla trama può incuriosire, in poche pagine conquista e ti resta dentro perché ti ha donato qualcosa.
    Il finale è un messaggio positivo, di capacità di superare le avversità, di reinventarsi, magari non da soli, ma con chi davvero merita di starci al fianco.
    "L'ultimo assolo" è un'opera prima, al quale si spera che Montruccoli voglia regalare tante altre sorelle, perché la sua penna è una di quelle che si desidera ritrovare in altre storie.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Cambiare città per qualcuno può essere un trauma, per altri un'opportunità.

    Poche parole e un pezzetto di carta, è strano come a volte basti poco per cambiarti la vita.

    Non ci si abitua ad una "prima volta". Quando ti ci trovi di fronte, l'ansia c'è e ci sarà sempre.

    La vita va avanti, nel bene o nel male, ed è questo suo scorrere che rende gli attimi unici.



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