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Genere: Narrativa

Trama:
Immersa nel paesaggio, continuava a ripensare a Urago d'Oglio, il paese in cui era nata. Era un piccolo borgo di mille anime adagiato sulle sponde del fiume Oglio, un luogo che ti accoglieva con calore, circondandoti del profumo intenso di erba appena tagliata, del suono sommesso dello scorrere quieto dell'acqua, del susseguirsi a perdita d'occhio dei campi coltivati. A un certo punto però l'avvertivi, dietro quella seducente bellezza: una sinistra sensazione di ostinata immobilità, quasi un presagio, che si rifletteva nei suoi abitanti, caparbiamente legati ai ritmi della natura e alle vecchie tradizioni. Il sogno di una ragazza di provincia, l'esperienza di studio e di vita all'estero, il legame con la famiglia e... con la luna. Un romanzo dai toni delicati che parte dalla provincia e arriva dritto al cuore. Una promettente opera prima.

Recensione:
Un romanzo carezzevole, delicato, ma con un'anima che è costruzione e forza.
"La luna del raccolto" è una storia che assomiglia ad una bilancia con due piatti ai lati opposti: uno fatto di passato, tradizioni, saldo come i legami indissolubili della famiglia, che ha radici profonde nella terra; l'altro diverso, proteso al cambiamento, pronto ad abbracciare il futuro, con la voglia di volare, di compiersi, con lo sguardo al cielo. Contrasti in cerca di un equilibrio fondano la trama e si regalano al lettore per coinvolgerlo ed emozionarlo.
La scrittura di Silvana Vescia è armoniosa, possiede la leggerezza della chiarezza, dei pensieri nitidi e diviene scia luminosa e facile da seguire.
"La luna del raccolto" si svolge in un passato vicino, eppure a tratti ci appare tanto lontano. Le credenze un po' superstiziose dei contadini hanno una parte importante, come è protagonista la spinta formativa, innovativa, moderna, rappresentata dal fertile mondo accademico e dello scambio tra nazioni. Personaggio principale, che combina i due mondi rendendoli indissolubili, è Anna, una ragazza in trasformazione che conosciamo nelle pagine e pian piano impariamo a capire, apprezzare e ad incitare. Viene spontaneo fare il tifo per lei, mentre le difficoltà che ha dovuto superare vengono svelate pian piano e nuove sfide le si presentano.
Mentre ci addentriamo nei capitoli appare chiaro come la vita, con le sue svolte e complicazioni, serva a formare il carattere; come le esperienze, uniche per ogni essere umano, creino indoli e inclinazioni diverse, dando il coraggio di affrontare le barriere ed abbatterle, oppure rendendo assertivi, un po' incerti sulla strada da intraprendere, edere che si appoggiano agli altri più che alberi in grado di ergersi da soli. Varietà ben espressa nei personaggi che popolano il libro e, in modi differenti, si affiancano ad Anna nel suo cammino: ben delineati, sono figure tridimensionali, spalle importanti e non mere comparse.
Nella trama ci imbattiamo in opposizioni, in contrasti, divisioni che a prima vista possono apparire insanabili. L'autrice è abile a portarci all'interno delle varie dinamiche, spiegandole, per poi approdare ad un messaggio positivo: la comprensione e la volontà del bene di chi si ama, spinge al dialogo, alla comprensione e all'appoggio.
"La luna del raccolto" ha un'altra protagonista oltre ad Anna: la luna che titola l'opera. Signora distante eppure sempre presente, assurge al ruolo di coprotagonista, e tramite le parole della Vescia, su di essa impariamo tanto, trovandola ancora più affascinante di quanto già non sia. Remota, silenziosa, sola. Luna nemica, luna paziente, luna amica, che finalmente possiamo abbracciare.
In quest'opera si sta bene: avvince ed interessa, stimola la curiosità e invita alla lettura. Estremamente positivo, è un libro senza effetti speciali incredibili e proprio per questo straordinario: perché le cose semplici sono le più belle e vere.
Adatto a tutti, insegna, abbraccia per portare all'equilibrio perfetto, dove non esiste diversità e diffidenza ma dialogo e completezza.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
Dovete avere rispetto della luna, perché è lei che ci governa, che decide il nostro futuro, è a lei che dobbiamo affidarci e rivolgere le nostre preghiere.

La luna è una donna con una mantella sulle spalle che non vuole mostrare il viso.

Le dinamiche dell'universo sono le medesime che tengono insieme le persone.

Cambiare mettendo in discussione quello che fino a poco prima era una certezza: non era forse quello che aveva reso grandi gli uomini nel corso del tempo?

E' necessario collaborare con tutti sconfinando nei campi altrui, nell'interesse unico della scienza e del sapere.

La notte rende ciechi gli uomini. La luna si offre di accompagnarti nelle tenebre, ma tu dubita di lei.

La scienza richiede rigore, lavoro costante, impegno e verifica di ogni affermazione, mentre chi fa dell'arte la propria vita non può essere giudicato con gli occhi della ragione.

Io credo nel futuro e nell'incomprensibile groviglio che è la vita. Nel caos di tutti i giorni la luna è sempre presente, consentendo alle speranze di domani di trasformarsi nella realtà del nostro oggi.



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