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Paradiso in cellofan
di Marco Lombardozzi

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    Casa Editrice: Montag - 92 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Undici racconti del nostro tempo: l'avventura vissuta da un seduttore, la latitanza di un malavitoso, la paura della morte di un decenne... E al lettore, che attraverso l'esperienza introspettiva dei protagonisti verrà trascinato verso le zone più periferiche della psiche umana, non sarà risparmiato nulla di ciò che per un motivo o per un altro è comunemente sottratto allo sguardo. Senza tabù o censure, parteciperà a situazioni al tempo stesso amare e ricche di humor, sconce e grottesche, drammatiche e provocatorie. E in esse specchiarsi e osservare fino a che punto sia roso da ossessioni, sottomesso a superstizioni, isolato a causa della propria e dell'altrui ignoranza, e altresì quanto sia importante sviluppare un atteggiamento fortemente critico e ironico.

    Recensione:
    Un'antologia breve che, in meno di cento pagine, racchiude undici racconti, "Paradiso in cellofan" è un'opera intensa, di fascino, dove l'interiorità dei protagonisti è messa in luce e diviene il tutto sul quale si fonda la trama di turno.
    Marco Lombardozzi ha una scrittura suggestiva, potente, capace di scandagliare l'animo umano e portarne a galla le bellezze, la grandiosità, come le più infime bassezze e sordide sconfitte. Fluenti, le parole corrono ed emozionano, incantano, oppure fanno sussultare di dolore e fastidio per le storture narrate.
    Una pecca stilistica, di pura confezione su come sono stati messi in ordine i racconti, la si può riscontare nella scelta di proporre per primi, uno di seguito all'altro, i racconti "Canonizzazione di un seduttore" e "'Ndrangheta": sono due narrazioni dove scene di sesso esplicito (nel primo) e addirittura contro natura (nel secondo), possono urtare la sensibilità di alcuni lettori e dare un'idea sbagliata dell'antologia nel suo complesso, fornendo la fuorviante impressione che sia opera di un determinato taglio. Superato lo scoglio di queste narrazioni, che contengono comunque una componente che va al di là del mero atto fisico, con considerazioni e sentimenti, si giunge ad esplorare altre vite che posseggono un bagaglio di considerazioni e astrazioni che invitano alla riflessione e al contatto empatico. Personaggi diversi, che l'autore rende comprensibili e apprezzabili, si raccontano con concretezza e tante sfaccettature, pur nella sintesi della brevità.
    Ogni racconto ha il suo perché, sviluppato secondo logica creativa, dove tanti sapori trovano spazio. Si va dal triste e amaro "Paradiso di cellofan", che titola l'opera nel suo complesso, dove esistenze dorate, solo in apparenza, nascondono un vuoto affettivo e di esperienze che darà forma ad un tragico epilogo, al bello ed edificante "Più di Leopardi, meno di Casanova", dove giovani esistenze dimostrano non solo la naturale voglia di vivere e di allegria, ma anche la concezione del rispetto e del riconoscimento verso valori e testimonianze.
    Riflessioni sull'esistenza, inni all'amore, disillusioni, ricerche di effimeri piaceri contro stabilità; l'uomo che si interroga e l'uomo che si abbruttisce, questa antologia ha contenuti che possono toccare l'interiorità di molti, facendo scaturire naturale un confronto e non solo un avvicinamento.
    C'è forza ed eleganza, voli verso le vette e cadute a precipizio, tutto contenuto in una forma snella e nella comodità del racconto a sé stante che invita alla lettura anche quando si ha poco tempo e non ci si accosta ai libri in modo continuato.
    Le storie si possono scoprire una di seguito all'altra, oppure saltando e lasciando decidere al destino lo scritto del giorno.
    "Paradiso di cellofan" è un'antologia che strappa i veli del perbenismo per raccontare le mille sfaccettature dell'animo umano.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    A patto che sia comoda e garantisca l'essenziale, la sottomissione all'ordinario è la massima aspirazione per chi si accontenta di esistere piuttosto che vivere.

    La conoscenza è il miglior antidoto che ci sia contro condizionamenti e paure.

    Dove c'è un Dio non può certo mancare un popolo che si creda il prediletto.



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