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Shirley
di Susan Scarf Merrell
Traduzione a cura di: Chiara Messina

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    Casa Editrice: Nua - 262 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa straniera

    Trama:
    Al centro di questo avvincente romanzo troviamo due importanti figure del panorama letterario: la celebre Shirley Jackson, nota per il racconto La lotteria e per i romanzi L'incubo di Hill House e Abbiamo sempre vissuto nel castello, e suo marito, Stanley Edgar Hyman, critico letterario e professore del Bennington College. Quando un giovane dottorando e sua moglie incinta - Fred e Rose Nemser -, si trasferiscono a casa di Shirley e Stanley nell'autunno del 1964, non tardano a cadere preda del magnetico incantesimo esercitato dai loro ospiti brillanti e anticonformisti. Mentre Fred è assorbito dai suoi impegni di insegnante, Rose stringe un'improbabile e turbolenta amicizia con l'enigmatica e imprevedibile Shirley. Incuriosita dall'esplosivo matrimonio degli Hyman e inesplicabilmente attratta dall'autrice, Rose intuisce comunque che qualcosa non va... qualcosa che ha a che fare con misteriose chiamate notturne e con l'inspiegabile scomparsa di una delle studentesse del campus. Denso di atmosfera e del fascino sinistro delle opere dell'autrice stessa, Shirley è un elegante thriller che ruota intorno a una delle più grandi autrici horror americane.

    Recensione:
    Il romanzo Shirley, di Susan Scarf Merrell, è un modo divertente e nuovo di esplorare il mondo di Shirley Jackson.
    Due importanti figure letterarie sono al centro di questo affascinante romanzo: la celebre Shirley Jackson, per l'appunto, meglio conosciuta per il suo racconto The Lottery, e suo marito, Stanley Edgar Hyman, critico letterario e professore al Bennington College.
    Questa storia intreccia la biografia di Jackson in un racconto quasi gotico come uno dei suoi romanzi. Sorprendentemente, l'autrice, è riuscita a rendere Shirley una figura ancora più intrigante di quanto ci si sarebbe potuti immaginare. Forse per chi si è già approcciato a questa scrittrice o ne conosce i romanzi, potrebbe sembrare che in questa narrazione la sua figura venga ritratta troppo negativamente, ma non sono d'accordo, secondo i diversi resoconti storici, la Jackson parrebbe essere stata una persona alquanto "sgradevole" e mostrarla senza questi difetti, sarebbe forse peggiore, andando così inevitabilmente ad intaccare la credibilità del personaggio stesso.
    La prosa dell'autrice è stupenda, vivida, in particolare risultano apprezzabili le minuziose descrizioni dei cambiamenti stagionali - la prima neve, la trasformazione del bianco invernale ed incontaminato, nel fango orribile della primavera - un'esposizione meticolosa, come risulta la caratterizzazione dei diversi personaggi. Chi si accosterà a questa lettura troverà all'interno del libro numerosi riferimenti alle opere di Shirley e un ulteriore pregio da accreditare alla Merrell in questo preciso caso, è la capacità di riuscire a mettere comunque il lettore a proprio agio, evitando che sopraggiunga il bisogno, per comprendere tutti i riferimenti citati, di dover essere un esperto conoscitore degli scritti della Jackson. Ma per chi, invece, volesse ottenere una lettura più approfondita del romanzo ed essere così in grado di coglierne ogni più enigmatica sfumatura, consiglierei di leggere Raising Demons, The Haunting of Hill House e The Lottery & Other Stories prima di dedicarsi a questo.
    In ogni caso il romanzo della Merrell, resta quel raro campione di idealismo unito all'innocenza, all'arte, alla critica letteraria, alla sfera emotiva e ai concetti cerebrali integrati nella scrittura in cui, al giorno d'oggi, rimane inconsueto imbattersi.
    Nonostante la storia di una giovane donna che va a vivere in una casa sconosciuta e rimane affascinata dalla presenza di un'altra donna, non sia una novità, in Shirley - in parte fiaba, in parte omaggio - Susan Scarf Merrell prende questa idea e la trasforma in qualcosa di diverso. Fin dall'inizio del romanzo, la voce della diciannovenne Rose, ingenua, passiva e talvolta irritante, anche se questo non impedisce al lettore di fare il tifo per lei, farà da apripista per tutto il resto. Fra queste righe è presente una dolcezza, una leggerezza di prosa, che rende il romanzo "fresco" anche nei suoi momenti più bui.
    Rose Nemser, giovane, incinta e spaventata, accompagna suo marito Fred, un giovane accademico, a casa della scrittrice Shirley Jackson e di suo marito, Stanley Hyman e Mentre Fred e Stanley si connettono in conversazioni sulla letteratura, la teoria critica e il folklore, Rose e Shirley diventano amiche quasi istintivamente, attraverso una magia temporanea ed un fascino reciproco. Le donne si legano a compiti domestici condivisi, in cui Rose trova conforto, eppure accanto a questa domesticità, si parla anche di incantesimi, stregoneria, del diavolo e della scrittura.
    Gli ideali e la libertà della metà degli anni 60, si aggrovigliano in questo romanzo, con riferimenti alla scrittura di Jackson e dei suoi contemporanei.
    La storia di Susan Scarf Merrell non si sofferma sullo spettrale e sull'inspiegabile, ma si ritrova invece a scavare nella realtà quotidiana che, come ben sappiamo, può essere contemporaneamente brutale ed incantevole. Risuona qualcosa di conturbante al centro di questo libro, ma il romanzo inquietantemente tranquillo della Merrell è una storia di matrimonio, fino a che punto le persone saranno disposte a preservare le promesse che hanno fatto quando erano forse troppo giovani per comprenderne appieno il significato?
    Non risulta mai un compito semplice per uno scrittore descrivere gli scrittori stessi e il loro mestiere. Ma la Merrell naviga abilmente in questa potenziale insidia. E' molto interessante poter assistere alle idee di Shirley che si trasformano in storie. Ma ancora più appassionante è come l'autrice ricrea le conversazioni letterarie di Stanley e Shirley senza far scadere la coppia in sfarzi troppo pretenziosi. Le loro discussioni piuttosto sprezzanti su scrittori e critici sono alcuni dei passaggi più divertenti del romanzo.
    Intersecando così, la realtà alla finzione con personaggi realmente esistiti ed altri invece totalmente fittizi, riuscendo comunque a mantenere una distanza rispettosa dal soggetto di Shirley Jackson, l'autrice, mescolando tutte queste idee e concetti al centro del suo romanzo, è riuscita a creare un racconto eccellente e coinvolgente.
    In grado di catturare completamente l'attenzione.
    (Tecla Vanini)



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