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Teste di Covid
Quando l'imponderabile mette a nudo le debolezze umane

di Max Curti

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    Casa Editrice: Arcolibri - 280 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    L'idea di scrivere questo libro nasce durante la pandemia del 2020, con l'obiettivo di mettere sotto la lente d'ingrandimento i timori, le ansie, le fragilità, le paure, i lati migliori e peggiori delle persone per (ri-)scoprire che siamo fondamentalmente umani.
    Nell'arco temporale compreso tra gennaio e dicembre 2020, si sviluppano situazioni ed episodi di vita quotidiana e lavorativa, alcuni ispirati a fatti realmente accaduti, con l'unico intento di farvi riflettere rispetto ai lati della nostra personalità, così come i comportamenti delle persone che il periodo pandemico ha permesso di evidenziare.

    Recensione:
    Durante il periodo del lockdown, molti hanno pensato di utilizzare il proprio tempo per dedicarsi alla scrittura e lasciare una traccia di ciò che stavano vivendo. Il risultato è che sono stati scritti molti libri "fotocopia", narrando gli accadimenti che tutti abbiamo vissuto senza apportare alcun valore aggiunto.
    Max Curti, invece, aveva qualcosa da dire e l'ha detto nel migliore dei modi.
    Lui, un infermiere che in un primo momento è stato costretto a casa da problemi di salute non legati al covid, ha avuto modo di osservare le prime fasi della pandemia da spettatore (come tutti noi) e successivamente sul campo, prestando soccorso sulle ambulanze in quel periodo in cui tutti evitavano di ricorrere alle cure mediche nel timore di essere ricoverati e contagiati, con il risultato che chi infine cedeva, spesso lo faceva troppo tardi.
    In quest'opera non troviamo una mera elencazione di eventi, non è solo una fotografia dei momenti vissuti. L'autore, dimostrando una inconsueta dimestichezza e conoscenza di psicologia e sociologia, ci porta a riflettere, allargando sempre il campo di osservazione, per dimostrare come i nostri atteggiamenti hanno seguito degli schemi, a volte pilotati dai media e raramente filtrati.
    Si parla di comportamenti scorretti ed esasperati, del condizionamento che abbiamo ricevuto dalle tante informazioni, spesso fuorvianti; si parla anche dei sedicenti esperti che hanno alimentato quel fenomeno complottistico che ha poi dato vita ai negazionisti. Si parla di dolore ma anche di amicizia, di cameratismo e solidarietà. Si parla di piccoli gesti di gratitudine che danno un senso anche alle giornate più faticose. E si parla di speranza, ma non in modo passivo e ottuso, non il classico "andrà tutto bene": qui c'è la speranza di un uomo che ogni giorno si mette in gioco per costruire il futuro in cui crede.
    Questo testo mi ha fatto riflettere su molte cose ma una su tutte voglio riportarla.
    La professione medica o infermieristica, quando viene svolta con passione, non è un'attività come le altre. Ti obbliga al contatto costante e quotidiano con la sofferenza o, peggio, con la morte. Alla fine delle proprie ore lavorative non è facile "staccare la spina". Non è semplice tornare a casa con la consapevolezza che quel paziente a cui si è tenuta la mano per un momento di conforto, forse domani mattina non ci sarà più.
    E per chi presta la propria attività sulle ambulanze è persino peggio: ogni intervento lascia un vuoto profondo. Loro, per primi, instaurano un contatto empatico con il paziente che cerca negli sguardi di questi uomini e donne un po' di sicurezza e conforto in un momento tanto delicato da far temere per la propria vita. Ma è un contatto che dura solo il tempo necessario per arrivare in un pronto soccorso, non c'è tempo per soffermarsi, bisogna subito ripartire per una nuova emergenza. Di queste persone si perderà ogni traccia e resterà solo il ricordo di una serie infinita di sguardi pieni di dolore e di incertezze, senza sapere se i propri sforzi siano serviti o meno a salvare una vita.
    Queste e tante altre sono le riflessioni scaturite dalla lettura di un testo scritto con uno stile impeccabile, delicato dove serve, spiritoso dove si può, ma sempre con uno sguardo acuto e profondo sul mondo che ci circonda.
    Lettura consigliata.
    (Norberto Loricati)



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