Logo Libri e Recensioni

Iscriviti alla Newsletter per ricevere GRATIS i nostri aggiornamenti.


Trappola in fondo al mare
di Nicola Riolo

  • Acquista questo libro su laFeltrinelli.it
  • Acquista questo libro su Ibs.it
  • Acquista questo libro su Mondadoristore.it
  • Acquista questo libro su Libraccio.it
  • Acquista questo libro su Amazon.it

    Casa Editrice: Newton Compton Editori - 288 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Romanzo storico

    Trama:
    3 settembre 1945. La guerra è finita e l'USS Resilience, un incrociatore della Marina degli Stati Uniti d'America, sta rientrando alla base militare di Newport con un equipaggio di circa mille marinai, tra cui i giovani Billy D'Acquisto e Charlie Owen. Progettato per scongiurarne l'affondamento, l'USS Resilience è un gioiello tecnologico corazzato e autosufficiente, dotato di una serra interna e di inesauribili derrate alimentari. Ma quel giorno, mentre è in rotta per Gibilterra, raggiunge Capo Bon in Tunisia e un'ora dopo viene colpito da una mina che urta la poppa provocando un'esplosione. Vengono subito attivate le procedure d'emergenza e l'equipaggio è messo in salvo, mentre la nave "inaffondabile" cola a picco. Solo due marinai risultano dispersi: Billy e Charlie. L'impatto sul fondo del mare sbalza dalle brande i due ragazzi, che si accorgono con orrore che la nave si è inabissata e non c'è nessun altro a bordo. Inizia così la loro avventura nelle profondità degli abissi, una lotta contro il tempo per la sopravvivenza...

    Recensione:
    Non è un romanzo come gli altri "Trappola in fondo al mare" di Nicola Riolo: sin dalle prime pagine, infatti, ho avuto l'impressione di trovarmi tra le mani una vera e propria "cronaca", un'accurata ricostruzione di un evento realmente accaduto e proposto all'attenzione del pubblico dal meticoloso racconto di un appassionato conoscitore di navi da guerra, di Sicilia e di mare.
    Confesso di essere andata su Google a cercare informazioni sull'USS Resilience, l'incrociatore della Marina degli Stati Uniti d'America che Riolo fa affondare sul banco di Skerki, nel canale di Sicilia, e di essere rimasta sorpresa nel constatare che... non esisteva. Dunque si tratta davvero di un romanzo? Incredibile, prima di tutto per l'abbondanza di particolari che caratterizza le infinite descrizioni nelle quali l'autore indulge con grande compiacimento e che potrei paragonare alle cronache dedicate al Titanic e alla ricostruzione degli eventi che portarono al suo drammatico affondamento. Capitolo dopo capitolo, mi sono lasciata avviluppare dalle minuziose descrizioni della nave, degli strumenti di bordo, delle condizioni atmosferiche, della rotta seguita, delle fasi di evacuazione dell'incrociatore, delle azioni intraprese dai dispersi per garantirsi le migliori condizioni di sopravvivenza sott'acqua, tutte snocciolate con una perizia tecnica impressionante, che tuttavia poco dice al lettore del travolgente clima emotivo che invece mi sarei aspettata di trovare in primo piano.
    Il linguaggio scelto per narrare la vicenda ha indubbiamente un forte sapore di "altri tempi" e va a rafforzare l'impressione di trovarsi di fronte a un mero resoconto storico: preciso, corretto e scorrevole dal punto di vista formale, non abbandona mai quel tono epico e moraleggiante caratteristico di un'epoca in cui rispetto delle tradizioni, amore per la patria e senso dell'onore erano considerati più importanti e degni di essere raccontati dei vissuti individuali e dei relativi drammi esistenziali. Dei giovani protagonisti di questa incredibile avventura, Billy D'Acquisto e Charlie Owen, non vengono mostrate paure, debolezze, incertezze, disperazione. Sembrano capaci solo di eroica resistenza, caparbia speranza, positivistica fiducia nelle loro capacità di sopravvivenza e nel miracolo che prima o poi verrà a salvarli da una condizione che a qualunque altro essere umano sarebbe apparsa totalmente senza speranza.
    Non mancano comunque scene di indimenticabile bellezza, dalle quali traspare l'infinito amore che Nicola Riolo (esperto subacqueo per molti anni campione di pesca) ha per il suo mare e tutte le creature che lo popolano.
    Alla fine, se si accetta di stare al gioco e di lasciarsi trasportare in tutto e per tutto nello spirito del passato da quest'opera, per tanti versi molto singolare, si resta con l'affascinante sensazione di aver fatto uno strano tuffo indietro nel tempo, ammaliati dalla voce narrante di un nonno che racconta tragedie immani e dolori indicibili trasfigurandole in lezioni di vita dal valore eterno.
    (Cristina Quochi)



    POTREBBE INTERESSARTI ANCHE





    Il libro consigliato

    Il libro consigliato

    Iscriviti alla Newsletter...

    newsletter ...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.

    Iscriviti qui!

    Cerchi un libro?

    Inserisci il titolo, parte del titolo o il nome dell'autore:



    Norme sulla privacy