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Genere: Narrativa

Trama:
"Vincenzo Corrado racconta ogni giorno storie e persone della città in cui vive. Lo fa dalle colonne della Gazzetta di Mantova, il più antico quotidiano d'Italia, in cui lavora come redattore ormai da dodici anni. Tra le tante cronache pubblicate e spesso dimenticate, come capita in fondo a quasi tutte le notizie dei giornali, ce ne sono alcune che Vincenzo ha scelto di recuperare dall'oblìo del tempo, infischiandosene per una volta di rispettare standard di lavoro, tagli tipografici, o conteggio di battute: "Un'altra Mantova" è in fondo quella dei racconti che mostrano il volto meno brillante e mainstream di una città di provincia, in cui i fatti in sé non si esauriscono in un articolo ma nascondono vicende più profonde e paradigmatiche. Maestri di giornalismo, clochard, operatori umanitari, club e musica live, truffatori del pallone: in fondo anche a Mantova c'è tutto. Basta saperlo raccontare."

Recensione:
"Un'altra Mantova" di Vincenzo Corrado è un'agile raccolta di racconti, alcuni nati da articoli che l'Autore stesso ha pubblicato durante la sua attività di giornalista. Il tema centrale è il rapporto dell'autore col proprio campo esistenziale senza lasciarsi sopraffare dalla sub cultura dominante e mantenendo costante la propria autonomia di vedute.
Il libro, suddiviso in due parti, "Storie di Mantova" e "Schegge, frammenti, cose", appare come una sorta di album dei ricordi e riflessioni che spaziano da come l'Autore intende il giornalismo al suo essere uomo, rivelando le proprie debolezze e attitudini; tra queste, due ci sembrano quelle in cui eccelle: la prima è l'osservazione. Corrado riesce a sezionare gli avvenimenti con passione entomologica e a gettare il suo sguardo indagatore sulle minuzie dell'animo umano. Minuzie che si fanno emblematiche di tutte le persone, rivelando quella personale universalità che risiede in ogni luogo (in questo caso lo spunto è la Mantova umana, non il gioiellino della bassa padana) e in ognuno di noi, sì da essere contemporaneamente unici e molteplici. L'altra grande dote di Corrado è la capacità di riportare su carta tutto quanto raccoglie, incasellando le parole nelle frasi, facendo emergere una grande capacità descrittiva, venata da una sottile e costante ironia, rendendo davvero gustosa e piacevole la lettura (l'essere giornalista non garantisce di default essere tutto questo).
In questi "articoli/racconti" l'Autore racchiude in un linguaggio diretto e preciso, una notevole dose di sdegno per i tempi perfidi in cui gli capita di vivere, oltre ad una grande ironia per le miserie e le facezie del genere umano. Ma non vi è traccia di condanna o di giudizio, tutt'altro, basta rendere evidenti certi atteggiamenti per trasformarli in un che di grottesco. Per meglio esplicare quanto detto potrei citare Flaiano, nei brevi scritti in cui, attraverso un vezzo, mette alla berlina un intero popolo. Così per Corrado, ma in vicende minime, che però si gonfiano di tutti gli esempi che al lettore balenano nella mente una volta sottolineati da un implacabile passaggio. Sembra di vedere l'autore che ci indica con il mento una scena qualsiasi, ma bastano un suo sopracciglio sollevato, una certa piega della bocca, per sottolineare che nell'apparente quotidiano vi è una specie di stortura, c'è quel lato ridicolo capace di seppellire molte persone. Quanti non riconoscono molti concittadini in quelle persone che si oppongono alla presenza dei migranti perché rovinano il buon nome del quartiere; o i tifosi che "macinano chilometri per vivere al massimo una passione che è quasi sempre sana e viscerale", ma si ritrovano a seguire solo palline di sterco disseminate da un imprenditore rivelatosi un bluff.
Molti autori fanno delle briciole della loro esistenza, castelli di sabbia di parole. Molti si concentrano sul proprio diario o sull'affetto verso i cari per sommergere il lettore con sproloqui vuoti del benché minimo avvenimento degno di nota e soprattutto del più flebile interesse. Ma quando alla tastiera siede un autore capace veramente di scrivere, e non solo di pigiare tasti, ecco che si compie quella sorta di miracolo minimo, per cui le pagine di parole si animano, prendono vita e si personificano in quella misteriosa entità che chiamiamo racconto. Corrado ha, credo, questa capacità, trasforma un fatto privato in un racconto, facendo sorridere e riflettere il lettore, offrendo uno spunto di interesse universale in un atto singolo e privato. Credo che il cosiddetto talento in uno scrittore sia proprio questo, creare dalla vita qualcosa che ha a che fare con l'arte. Penso che Corrado riesca anche a far divertire il lettore, e di questi tempi non è cosa da poco. Concludendo stavo anche per tirare in ballo Guareschi, per certi giri di parole e un certo loro uso, sempre preciso e lontano da certi stilemi che vanno oggi per la maggiore, spesso insipidi e simili a facili scorciatoie, qua l'inciso è breve, ben marcato e sempre perfettamente scandito, omogeneo al discorso ma dal gusto personale.
Buona lettura.
(Luisa Debenedetti)

Citazioni da questo libro:
"E quindi ancora una volta ecco Mantova come laboratorio (stavolta ne avremmo fatto volentieri a meno), crocevia di dinamiche che si svolgono in un contesto limitato dal punto di vista geografico ma capace di raccontare un Paese intero."

"Una delle caratteristiche peculiari del mestiere di giornalista e` la possibilita` di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Serve curiosita` per lasciarsi tentare dal sapere, occorre fare tabula rasa dei preconcetti e creare spazio per incamerare idee fino a quel momento sconosciute"

"Per alcuni aspetti il giornalismo e` una sorta di lunapark e i suoi vari ambiti le giostre su cui il cronista puo` salire senza pagare il biglietto."

"Cosi` bisogna prenderla la vita, di sbieco. Non esiste prospettiva migliore: per arrivare al cuore delle questioni non si puo` che partire dagli angoli non smussati, dalla periferia piu` desolata di un fatto. Serve fare un po' di strada per arrivare preparati al centro, con coscienza di causa. L'esperienza di questi viaggi quotidiani e` il senso ultimo del reale. Quale senso di soddisfazione regala raggiungere una meta dopo centinaia di chilometri di autostrada?"



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