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Un filo di luce nel cielo
di Gabriele Pavan

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    Casa Editrice: Genesis Publishing - 293 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    In un mondo dove l'esistenza è precaria e senza certezze, e lo Stato assomiglia sempre più a un nido di corrotti, l'appartenere a una Corporazione – e in particolare della corporazione di Scienza e Tecnica – è considerato il massimo cui si possa aspirare: uno dei pochi posti in cui si vive bene e ognuno fornisce il suo contributo al benessere comune. Qualcuno riesce a farne parte – e qualcuno invece ne esce – ma pochissimi al suo interno conoscono la natura del disastro che colpirà tutti indiscriminatamente. La realizzazione del Progetto viene considerata l'unica possibilità di salvezza e per questo la Prima fra le Pari – a capo della corporazione di Scienza e Tecnica – incarica Lys, sua guardia del corpo, di recuperare Samuela Fioravanzo, l'unica persona rimasta che possiede le conoscenze necessarie. Nel mezzo della crisi in arrivo e nonostante l'intervento della corporazione dei Militari volto alla conquista della Cittadella, Lys e le sue amiche e colleghe – Catalin e Isabelle – dovranno fare in modo di portare a termine la loro missione: salvare il salvabile. Senza immaginare quale sarà il prezzo che dovranno pagare per riuscirci.

    Recensione:
    Un romanzo avvincente, con il ritmo del thriller e della spy story, inserito nella fantascienza di un futuro prossimo. "Un filo di luce" intriga e da subito coinvolge il lettore tramite un lettera che svela un errore di calcolo dagli esiti catastrofici e la messa in atto di un misterioso Progetto. Tanto viene lasciato in ombra, in un non detto che è invito a continuare, un amo dal quale si viene catturati con piacere.
    La scrittura di Pavan è fortemente descrittiva, sia a livello di costruzione ambientale che di sentimenti e profondità dei personaggi. Fluida, dinamica, corretta e mai noiosa, è una musica invitante, una marcia inarrestabile.
    La narrazione del romanzo è in prima persona, ma con un espediente che io trovo intelligente e ben strutturato, offre il punto di vista privilegiato di chi racconta, senza inficiare la visione d'insieme. Ogni capitolo è titolato dal nome di un personaggio/narratore, alternando le figure si ottiene così una storia divisa in parti che è panoramica di una trama complessa e congegnata attentamente, un puzzle di suspense, con minacce che arrivano da più fronti.
    La società futuristica pensata da Pavan è matriarcale, con cittadelle di corporazioni che hanno una valenza di utilità pubblica, ma anche di governo, per sopperire a uno stato centrale mancante, se non assente totalmente. Tra queste corporazioni, la più importante è quella di Scienza e Tecnica, sicuramente la protagonista ed anche quella sotto minaccia, mentre tenta di portare avanti in segreto il Progetto.
    Nonostante il progresso tecnologico, le situazioni degli abitanti non sono su un piano di uguaglianza, anzi. Stanno meglio quelli "dentro" la corporazione, mentre sono dei quasi servi che sopravvivono quelli "fuori". Hanno il necessario per vivere, ma nulla più, nemmeno la sicurezza per le strade è garantita. E' una divisione in caste basata sull'utilità, sulle capacità, e stando così la situazione non possono mancare malumori, volontà di rivalsa, ribellione e quindi violenza. La cittadella è bella, le sue torri altissime, di vetro, invitanti e, al contempo, fredde e respingenti, e nel cielo sempre più nubi si ammassano.
    I personaggi sono il punto forte del romanzo: ben descritti, esprimo il loro sentire e la loro visione, senza fare mistero delle loro intenzioni. Mondi unici che orbitano gli uni intorno agli altri. Alcuni si sostengono, altri non potranno che collidere in modi che non è possibile prevedere.
    Tra sorprese, rivelazioni e azione che prendono di pancia, una domanda continua a risuonare nella mente: cos'è il Progetto? Da una parte si vorrebbe che le donne e gli uomini che ci lavorano siano lasciati in pace, perché potrebbero costituire l'unica salvezza, dall'altra non si può restare indifferenti di fronte a chi vorrebbe di più, vede una vita migliore a portata di mano, ma di fatto lontanissima come se fosse su un altro pianeta.
    Si entra in empatia con alcune figure, seguendole con maggior vicinanza in una lettura vorace che è difficile abbandonare. Chi ha ragione? Chi persegue lo scopo più nobile? "Un filo di luce nel cielo" regala una lettura sostenuta, che permette attimi di riflessione tra l'azione, per un finale agrodolce che motiva il titolo, lasciandoci il pensiero che, progresso e anni in più, non miglioreranno più di tanto l'essere umano...
    Un romanzo da scoprire con un perfetta fusione di fantascienza ed umanità.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Non siamo mai delle macchine che agiscono in automatico quando viene premuto un interruttore. Possiamo decidere, no?



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