Genere: Fantascienza

Trama:
Al capitano di vascello Joshua Shaw, caduto in disgrazia, tocca un compito apparentemente impossibile: comandare il primo equipaggio interspecie della Federazione. Per la prima volta un'astronave avrà a bordo membri di numerose specie differenti: un incubo logistico, ma soprattutto relazionale. Nella fantascienza classica tale coabitazione è spesso presentata come del tutto normale e priva di particolari problemi, ma sarebbe davvero così semplice far cooperare e convivere Raustiani, Niceriani, Lanas, Litiani...? Tra vicende tragicomiche, trovate improvvisate e molti scivoloni, il capitano Shaw proverà ad essere all'altezza dell'incarico, con l'aiuto della xenobiologa Sing e del cuoco Freyman. Una frase latina amata dal capitano è "per aspera ad astra": sarà la guerra contro i Vastar a offrire al suo equipaggio il campo di battaglia conclusivo sul quale sperimentarne la validità.
Scritto in forma di diario, Xenodiversità è un romanzo breve di fantascienza che parla di diversità, paura dei cambiamenti, lealtà e amore. E' adatto sia a un pubblico adulto che adolescente.

Recensione:
"Xenodiversità" è un libro di fantascienza brioso, bastano poche righe per renderci conto di questa qualità, ma non solo.
L'opera è un'altalena narrativa tra il serio e il faceto, scanzonata, ma con intelligenza e soprattutto possiede tanta sensibilità.
Luca Colaneri ha una scrittura corretta, vivace, amichevole. Permette al lettore di entrare subito in sintonia con la storia, di sentirsi parte di essa. La trama, con la sua leggerezza incanta, porta via dal reale, mentre imbastisce un messaggio di accoglienza, comprensione e condivisione affatto scontato e ben articolato, protagonista senza essere ridondante, messo nero su bianco, visibile eppure dignitosamente ritroso, come un ospite non invadente che con le sue frasi invita a riflettere. Mai pesante anzi, simpaticamente fresco.
La narrazione in prima persona è affidata al personaggio principale. Una scelta che ci permette di conoscere le situazioni esterne, e di entrare in connessione con l'intimità del capitano Shaw, mostrandoci un uomo più complesso di come appare: attento, con la sua quota di diffidenza che non è barriera al nuovo. Conosce la sofferenza e decide di portare avanti la vita a modo suo, magari fuori dalle ferree imposizioni della Federazione; il tempo e i capitoli diranno chi ha ragione.
I personaggi sono compagni gradevoli, ben progettati e descritti. Colaneri crea un mondo, anzi un universo di razze aliene, in una festa fantastica di organismi. Diversi tra loro, distanti da noi, la convivenza e la collaborazione non prospettano una missione facile, tutt'altro. Ecco la base della trama di "Xenodiversità": l'accettazione dell'altro, il superare le barriere caratteriali e biologiche per lavorare insieme, sfruttando le reali qualità e competenze in modo funzionale. Il tutto traslato in un teatro di fantascienza che parla al nostro reale.
Nel romanzo non mancano parti più narrative con situazioni surreali e divertenti, come momenti di azione e tensione avventurosa, fino a sfociare nella commozione, perché alle figure che popolano lo scritto ci si affeziona. E' un ritmo in crescendo quello che viviamo nella lettura, in un contesto piacevole che intriga e stimola.
"Xenodiversità" possiede la dimensione del gioco, e proprio come il gioco istruisce e fa crescere, con naturalezza, preparando alla vita.
Per tutti i lettori!
(Tatiana Vanini)

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